Conte punta su forze fresche per abbattere il muro del Bayern

Una macchina perfetta in campo. Oltre alla “bolgia, bolgia”. Antonio Conte l'ha detto alla squadra e l'ha fatto scrivere sul sito ufficiale. Per evitare che qualcuno non ricevesse l'input. Il messaggio è stato recapitato al gruppo bianconero dopo la domenica di riposo.
La macchina perfetta, appunto. Troppo brutta per essere vera la Juve di Monaco. Questo il punto di partenza insieme ai due gol di svantaggio da recuperare al Bayern. Un'impresa mai riuscita alla Signora che nella sua storia in Coppa Campioni in quattro occasioni si è ritrovata nella stessa identica situazione: nel 1968 contro il Benfica di Eusebio, poi nel 1973 è stato il turno della Dymano Dresda, nel 1975 il Borussia Moenchengladbach e recentemente l'Arsenal nel 2006. Non c'è mai stata la remuntada bianconera.
Domani servirà quindi una serata di grazia. Una serata in bianco e nero. Come dice una frase dell'inno: “bianco che abbbraccia il nero”. La classe sarà “white” grazie a Pirlo e Vucinic. Ma decisamente “black” sarà la forza fisica, quella che è un po' mancata all'Allianz Arena. E allora ecco Asamoah e Pogba. Sono la coppia black power della Signora per stendere l'elite tedesca. Loro rappresenteranno la forza d'urto di Conte. Hoeness alla Bild l'ha detto: «Ci aspettiamo l'assalto degli italiani». Heynckes ha caricato i suoi: «Finiamo il lavoro». In Germania però fanno gli spavaldi, lanciano sondaggi sull'avversario da preferire per la semifinale. Solita presunzione che i tedeschi hanno spesso pagato a un passo dall'obiettivo. La finale col Chelsea dell'anno scorso o quella del 1999 con il Manchester United insegnano.
E la Juve studia. Se Pirlo e Buffon difficilmente sbagliano due partite di fila, a sparigliare le carte potrebbero essere proprio Asamoah e Pogba. L'ex Udinese è apparso in crescita contro il Pescara e in una sfida in cui dovrà giocare costantemente “alto” potrebbe esaltarsi. Dovrebbe toccare a lui perché è l'unico che assicura spinta con Conte che sull'altra corsia dovrà optare sul compassato Padoin per sostituire lo squalificato Lichtsteiner (ci sarebbe Isla, ma a Torino finora si è vista solo la sua controfigura). Il talento francese avrà, invece, il compito di sostituire lo squalificato Vidal e potrebbe risultare una chiave della partita, alla prima da titolare in Champions. Perché ha il passo per fronteggiare Schweinsteiger e soprattutto la botta da lontano per aprire crepe nel muro tedesco.
Un'arma letale anche se Conte punta forte su Quagliarella, bomber di coppa con quattro centri, in un attacco ridotto all'osso perché dopo Giovinco ha dato forfait pure Anelka per un problema muscolare. Fondamentali i gol ma prima di tutto serve massima concentrazione (l'altro messaggio di Conte) e conta crederci.

E la Juve ieri sera ha lanciato un altro input con un cinguettio. L'hashtag #IoCiCredo e una frase di Omar Sivori: «Qui bisogna lottare sempre e quando sembra che tutto sia perduto crederci ancora, la Juve non si arrende mai».

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