Coronavirus, le 21 regole dei calciatori di Serie A

Bere da un'unica bottiglietta, utilizzare salviette monouso, evitare il contatto con i tifosi e altri 18 consigli per i calciatori di Serie A per evitare il contagio da coronavirus

Coronavirus, le 21 regole dei calciatori di Serie A

Il coronavirus ha di fatto messo in ginocchio anche il mondo dello sport e in particolare del calcio con la Serie A che si dovrà a giocare a porte chiuse. Secondo quanto riporta la Repubblica, il gruppo scientifico della Federazione Medici Sportivi Italiani ha voluto dare dei consigli utili, 21 per l'esattezza, ai club di Serie A per evitare il contagio tra i calciatori e tra gli atleti.

Ecco nel dettaglio i 21 consigli:

1) Non bere dalla stessa bottiglietta, borraccia, bicchiere né in gara né in allenamento. Utilizzare bicchieri monouso o comunque utilizzare una bottiglia magari personalizzata. Evitare di scambiare tra compagni asciugamani e accappatoi.

2) Non consumare cibi all'interno dello spogliatoio.

3) Cercare di avere cura dei propri indumenti e delle proprie borse negli spogliatoi evitando di lasciarli esposti o in ceste comuni

4) Una volta utilizzati i fazzoletti di carta vanno subito gettati negli appositi contenitori. Stesso discorsi per cerotti e bende.

5) Lavarsi accuratamente le mani e il più spesso possibile: il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Acqua, sapone per almeno 20 secondi e poi asciugate con una salvietta monouso. Anche l'alcol al 60% in assenza di acqua può essere un buon sostituto.

6) Evitare l'utilizzo dei servizi igienici comuni e di toccare il rubinetto prima e dopo essersi lavati le mani. Utilizzare sempre la salvietta monouso per apertura e chiusura del rubinetto.

7) Favorire l’utilizzo dispenser automatici con adeguate soluzioni detergenti disinfettanti, sia negli spogliatoi, sia nei servizi igienici.

8) Evitare di strofinarsi occhi e di toccarsi naso e bocca con le mani sporche e non accuratamente lavate.

9) Quando di tossisce o si starnutisce evitare di farlo nella mano: sarebbe bene coprirsi la bocca e il naso con il fazzoletto

10) Fare un bel ricambio d'aria: arieggiare il più possibile i vari locali.

11) Disinfettare periodicamente tavoli, panche, sedie, attaccapanni, pavimenti, rubinetti, maniglie, docce e servizi igienici con soluzioni disinfettanti a base di candeggina o cloro, solventi, etanolo al 75%, acido paracetico e cloroformio.

12) Per chi utilizza la vasca della piscina richiedere un costante monitoraggio dei parametri chimici come cloro o altre soluzioni disinfettanti.

13) Gli atleti che manifestino sintomi evidenti di infezione respiratoria e/o febbre devono immediatamente abbandonare il resto della squadra e isolarsi avvisando il medico sociale nelle squadre professionistiche o il responsabile medico della federazione nei raduni federali, che provvederà a rivolgersi al Numero 112 o al Numero 1500 del Ministero della Salute operativo 24 ore su 24, senza recarsi al Pronto Soccorso.

14) Sarebbe anche buona prevenzione vaccinarsi contro l'influenza in modo da rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti

15) Evitare il più possibile i contatti e informarsi dagli atleti e dal personale societario se ci sono stati eventuali contatti in prima persona o all’interno del proprio ambito familiare con persone rientrate da zone a rischio o in quarantena.

16) Effettuare lo screening medico-sportivo attraverso un’attenta anamnesi ed esame obiettivo per l’individuazione di soggetti potenzialmente a rischio immunitario o con sintomatologia

17) Nel fine settimana del 21-22 marzo si giocheranno gli impegni della nazionale e in caso di raduni o di atleti o di manifestazioni di circuito internazionale autorizzate anche all’estero, prevedere sempre la presenza di un Medico di Federazione che possa valutare clinicamente, a livello preventivo, tutti i partecipanti, identificando eventuali soggetti a rischio e adottando le più idonee misure di isolamento, seguendo adeguate procedure gestionali secondo gli indirizzi del Ministero della Salute.

18) Con riferimento ai Medici Sociali e, in particolare, a quelli delle squadre professionistiche o degli atleti professionisti ai sensi della Legge 23 marzo 1981, n.-91 e comunque di tutte quelle Società i cui atleti svolgono attività a livello internazionale, monitorare con attenzione i Paesi verso cui si è diretti o da cui si rientra, secondo le indicazioni del Ministero della Salute.

19) Bandite le premiazioni o altre forme di contatto con il pubblico

20) Evitare le interviste o nel caso utilizzare un solo microfono da disinfettare ogni volta

21) Evitare il contatto con i tifosi all'uscita dallo stadio o dal campo di allenamento.

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