Mentre lo sport si arrende praticamente ovunque al Coronavirus, a Londra la boxe continua a salire sul ring, nel torneo europeo di qualificazione per Tokyo 2020.
Show must go on. Mentre l'intero calendario degli eventi sportivi ha subito rinvii o cancellazioni per il Covid-19 sembra cambiato poco o nulla nello sport d'Oltremanica. Il rinvio della Premier League era arrivato notevolmente in ritardo, soltanto dopo le prime positività (l'allenatore dell'Arsenal Mikel Arteta e dell'attaccante del Chelsea Hudson Odoi ndr), come una una scelta quasi obbligata.
Non sorprende a questo punto il fatto che a Londra continuino a svolgersi le qualificazioni di boxe per Tokyo 2020. Una decisione che va ben oltre il paradosso, considerando come il pugilato rappresenti tipicamente una delle discipline sportive più di contatto che ci siano. Una linea, in netta controtendenza rispetto agli altri tornei preolimpici dal nuoto, al canotaggio, alla ginnastica o al pentathlon, tutti rinviati a data da destinarsi. Ma tant'è nonostante i pericoli sempre più frequenti di contagio al virus, il torneo, a cui partecipano atleti da tutto il mondo compresi quelli italiani, prosegue come nulla stesse accandendo e i pugili si affrontano per inseguire il sogno olimpico anche se l'inizio regolare dei Giochi sembra tutto tranne che garantito in questo momento.
Stridono dinanzi alla realtà le dichiarazioni del premier giapponese Shinzo Abe: "Dobbiamo superare la diffusione dell'infezione e vogliamo che le Olimpiadi e le Paralimpiadi si svolgano come previsto". Allo stesso modo Thomas Bach, Presidente del Cio, ha più volte rassicurato in merito alla regolare disputa della rassegna a cinque cerchi. A questo proposito martedì 17 marzo sarà una giornata importante perché, a poco più di quattro mesi dall’inizio della manifestazione, Bach farà un punto della situazione con i rappresentanti delle Federazioni Sportive Internazionali alla luce dell’emergenza coronavirus. Non si potrà ignorare il fatto che sono saltati molti tornei di qualificazione e che bisognerà ovviare a questo problema ma il numero uno dello sport internazionale ha dato più volte ampie rassicurazioni sulla disputa regolare delle Olimpiadi nelle date previste.
Parole di facciata che in ogni caso non allontanano dubbi e incertezze.
Nel frattempo la staffetta della torcia olimpica di Tokyo 2020 si ferma in Grecia a causa del Coronavirus: l'annuncio è stato dato dal Comitato olimpico nazionale ellenico, che lo ha motivato con gli assembramenti di persone che inevitabilmente si formavano al passaggio della fiamma. Un episodio, forse un segnale che le istituzioni sportive mondiali farebbero bene a non ignorare.Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?
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