Non trema ancora, la Juventus. Ma un minimo di preoccupazione è giusto che ce l'abbia. Perché Cristiano Ronaldo è finito sotto indagine da parte dell'Uefa per «condotta impropria», perchè, dopo avere segnato una meravigliosa tripletta, il portoghese ha esultato replicando in sostanza il gesto delle huevas fatto da Simeone durante l'incontro di andata. Per di più, come si evince dalle immagini circolate in rete in questi giorni e divulgate soprattutto da AS, il campione di Madeira ha esultato (eccedendo) sotto lo spicchio dello Stadium riservato ai tifosi spagnoli, cui avrebbe anche rivolto espressioni ingiuriose facilmente decriptabili dal labiale. Così, a meno di una settimana dall'accaduto, l'Uefa ieri ha comunicato che «dopo una indagine condotta dalla commissione di etica e disciplina, in applicazione dell'art. 55, è stato aperto un procedimento disciplinare per condotta impropria nei confronti del calciatore Cristiano Ronaldo. Il caso verrà discusso il prossimo 21 marzo». Proprio la definizione di condotta impropria lascia però al momento abbastanza serena la Juve, che non dovrebbe vedere il portoghese squalificato: più probabile si vada verso una multa, più salata rispetto a quella comminata a Simeone (20.000 euro).
L'indagine avverrà in quanto Ronaldo è un tesserato «la cui condotta viola le norme della decente condotta» e «la cui condotta scredita lo sport, il calcio e in particolare l'Uefa». A Ronaldo è stato contestato un comma in più rispetto all'allenatore dei colchoneros ma non si è arrivati all'articolo 15, il che avrebbe complicato la situazione perché in quel caso si sarebbe trattato di «insulti o provocazioni nei confronti dei tifosi avversari». Con possibile squalifica da una a tre giornate. In pratica, pur se dalle immagini pare che il bianconero si sia effettivamente spinto fino a quel punto, l'Uefa sembra intenzionata a usare la mano leggera: giovedì arriverà il verdetto e a quel punto la Signora saprà se potrà utilizzare il proprio fuoriclasse fin dall'andata dei quarti di Champions contro l'Ajax.
Un altro caso lascia la Juventus abbastanza
tranquilla. Durante l'andata di Manchster United-Psg, infatti, Di Maria si era rivolto ai tifosi dei padroni di casa in modo volgare. L'Uefa aveva deciso di non procedere e il giocatore aveva preso parte al match di ritorno.
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