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Da Cristiano a Lautaro. L'Europa ci "ruba" il presente e il futuro

Lo sceicco del Psg corteggia CR7, che ieri è tornato ad allenarsi. E il Barça insiste sul nerazzurro

Da Cristiano a Lautaro. L'Europa ci "ruba" il presente e il futuro

Cristiano Ronaldo e Lautaro Lartinez. Di professione, attaccanti. Classe 1985 il primo, 1997 il secondo. In mezzo, tanta storia del calcio e tanti gol. Che di qui a qualche mese potrebbero traslocare, lasciando l'Italia orfana del loro talento e del loro fiuto sotto porta. Psg e Barcellona hanno infatti cominciato la caccia, nemmeno nascondendosi. E così, in attesa di portare a termine la stagione (sempre che), tanto vale cominciare a immaginare scenari futuri. Giocando a carte più o meno scoperte, anche. E prendendo atto, per esempio, della dichiarazione d'amore fatta nelle scorse ore da Al-Khelaifi, presidente del Psg, nei confronti del portoghese: «Anno dopo anno mostra una determinazione unica, una straordinaria forza di carattere. Resta sempre motivato dal desiderio di migliorarsi giorno dopo giorno, spingendosi oltre i propri limiti. Ammiro questa sua forza di volontà implacabile. È un grande esempio per tutti gli atleti del futuro». Come dire che gli piacerebbe averlo alle proprie dipendenze, per inseguire la Champions e per regalargli (si fa per dire) il ruolo di guida rispetto ai giovani. Né, ovviamente, si tratta di infatuazione recente: non più tardi dello scorso autunno erano infatti rimbalzate voci secondo cui i francesi fossero pronti a offrire 100 milioni di euro alla Juventus e 45 a CR7, pur di convincerlo a trasferirsi sotto la Tour Eiffel. Adesso forse ci risiamo, ricordando che l'accordo con la Juventus scadrebbe nel 2022 ma anche che le voci circa un suo possibile addio anticipato a Torino non sono mai mancate del tutto. Nel frattempo il portoghese si comporta da impeccabile professionista e ieri, per la prima volta dal suo rientro in Italia e terminata la quarantena, ha varcato i cancelli del centro sportivo bianconero per effettuare i previsti test medici e cominciare ad allenarsi. Il tutto accompagnato dal puntuale messaggio social dedicato al Covid: «Quando diventiamo pazienti, riusciamo a superare le difficoltà».

Se CR7 rappresenta l'oggi e un domani comunque non troppo differibile, Lautaro Martinez è invece un diamante grezzo che brillerà di luce propria per il prossimo decennio e oltre. Di sicuro, dovesse lasciare l'Inter, garantirebbe alle casse nerazzurre una maxiplusvalenza: pagato due anni fa 25 milioni (più il 10% della futura rivendita al Racing Avellaneda), ha una clausola rescissoria di 111 che renderebbe forse meno amaro il suo addio. E' però un fatto che, quando ci si trova di fronte a un talento del genere, diventa difficile pensare solo e soltanto ai soldi.

Scoccata la scintilla con El Toro, i tifosi nerazzurri vorrebbero insomma goderselo il più possibile per lanciarsi verso la conquista di più trofei possibili. Sarebbe insomma lui, dal basso dei suoi 23 anni ancora da compiere, la miglior garanzia possibile per un futuro ambizioso. Dall'altro lato la corte del Barcellona (e di Messi) si fa però sempre più assidua e, secondo il Mundo Deportivo, l'ottimismo aumenta con il passare dei giorni. Anche perché altrimenti, con il passare degli anni, «il prezzo di Lautaro salirà ai livelli di quello di Mbappé o Harry Kane».

Un rischio che in Catalogna non intendono correre.

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