Metti un Cristiano Ronaldo a Torino e ti risollevo il campionato intero. La Serie A, con l'approdo del portoghese alla Juventus, si rifà il look e pensa in grande: dopo anni di magre è arrivato il momento di banchettare, pregustando l'approdo in massa di campioni a traino del lusitano, come fu negli anni '80 e '90 quando la Serie A era considerato il campionato più bello del mondo.
L'effetto Ronaldo e i club italiani, la risposta alla Juventus è doverosa: acquisti di simil spessore sono richiesti, a gran voce, al Napoli di De Laurentiis su tutti. L'antagonista dei bianconeri dell'ultimo campionato non può accontentarsi degli ormeggi in Campania di Verdi, Fabian Ruiz e Meret, lecito aspettarsi che la dirigenza metta a segno qualche colpo; i tifosi sognano il ritorno di Cavani o l'approdo di Benzema (richiesto da Ancelotti): operazioni difficili ed economicamente impegnative, ma c'è anche la carta Di Maria: l'argentino andrà in scadenza di contratto nel 2019 con il Psg, motivo per il quale i francesi potrebbero anche aprire ad un'eventuale cessione a costi contenuti.
Il Napoli medita, la Roma non scalpita: finora il ds Monchi ha messo a segno dieci acquisti e la rosa, a conti fatti, è quasi completa. Pastore la ciliegina sulla torta, ma non è da escludere un altro colpo ad effetto da presentare in Champions League: come Federico Chiesa, per il quale servono però 70 milioni.
In questo quadro le formazioni più in disparte appaiono le milanesi ma per motivi differenti: in casa Inter, dopo gli acquisti di de Vrij, Nainggolan e Lautaro Martinez, Ausilio sta cercando non per forza giocatori di prima fascia ma alternative da mettere a disposizione di uno Spalletti che quest'anno dovrà essere bravo a gestire le energie, in vista del ritorno in Champions League. Ai nerazzurri mancano un terzino destro, un centrocampista e un esterno d'attacco, ma difficilmente saranno colpi di grande caratura: il giovane Malcom del Bordeaux è pista plausibile, in alternativa il sempreverde Payet, già accostato ai nerazzurri qualche anno fa.
In casa Milan, invece, con l'avvicendamento tra Yonghong Li e il fondo Elliott (intenzionato a gestire la società immettendo subito 50 milioni che serviranno per la gestione ordinaria del club) la situazione pare destinata a migliorare o, perlomeno, ad offrire a tifosi e squadra tranquillità: Gattuso ha chiesto a gran voce un attaccante di livello e non è detto che, dopo aver portato Ronaldo alla Juventus, non sia proprio Jorge Mendes l'artefice di questa nuova operazione di mercato; facendo un regalo ai rossoneri portando in dote Falcao, magari in un'operazione parallela alla cessione di Andrè Silva che piace proprio al Monaco.
Ma si spera che l'effetto CR7 sulla Serie A possa tradursi anche nella non diaspora in giro per l'Europa dei talenti del nostro campionato: il Real Madrid, che punta da tempo Icardi, Alisson e Milinkovic-Savic, è avvisato.
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