Il Ct: "Ora non voglio rotture di scatole". E coccola Insigne

Il Ct: "Ora non voglio rotture di scatole". E coccola Insigne

Al Pierre Mauroy, lo stadio di Lille dove si chiuderà la prima fase dell'Europeo azzurro, si fanno gli straordinari per salvare il salvabile. Riscaldamento e ventole sono in azione per cercare di rimettere in sesto il terreno di gioco, in pessime condizioni. La società Elisa, che gestisce l'impianto di Villeneuve d'Ascq, ha scaricato la responsabilità sull'Uefa che ha appaltato la cura del prato all'austriaca Richten Rasen che avrebbe usato materiale di scarsa qualità. Lo stesso Conte ha storto la bocca nella passeggiata di pochi minuti sull'erba (o quel che resta) dove stasera affronterà l'Irlanda. «Non è un campo all'altezza di un Europeo», così il ct.

Sarà un'Italia tutta nuova, lo annuncia già Buffon (per lui una serata in panchina) ancora prima della conferenza stampa ufficiale. Gara di esperimenti, dunque, per Conte che testerà la condizione psicofisica di quelli che nelle gerarchie sono un passo indietro rispetto agli undici titolari del Belgio. «Ma non voglio sentir parlare di titolari e riserve, darò spazio a chi ha giocato meno ma metterò in campo una formazione equilibrata, perché è una partita a cui teniamo», tuona il ct che annuncia tra i 7 e i 9 cambi nella formazione che ha battuto la Svezia. E che vuole essere ancora più antipatico, lo dice lui stesso. Perché questo clima da vacanza non gli piace per niente. «Non è una vigilia rilassata, almeno per me, se perdiamo con l'Irlanda arrivano rotture di scatole, cerchiamo di evitarle, l'umiltà fa parte dell'intelligenza. A casa mia dicono come ti alzano, ti abbassano», ammonisce Conte. Contro l'Irlanda vorrebbe vedere lo spirito mostrato contro la Norvegia nelle qualificazioni («anche lì eravamo già a posto, ma battemmo gli scandinavi costretti poi allo spareggio e rimasti senza Europeo»). «Sono partito con delle idee dopo la Svezia, poi le ho cambiate vedendo gli allenamenti, bisogna dare alla squadra le linee di gioco di cui necessita». Da qui il focus su qualche singolo, in particolare su Bernardeschi e Insigne, ancora ai margini del campo. «Il primo come Candreva, El Shaarawy e Florenzi deve andare uno-contro-uno e creare la superiorità numerica.

Ha potenziale, deve continuare su questa strada e fare il salto di qualità. Insigne è uno dei ragazzi che partecipa di più, è una sorpresa positiva, con lui so di avere una carta da giocare in momenti particolari della partita». Potrebbe accadere già stasera.

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