Il sabato santo con Inter-Juventus di pomeriggio è tanta roba. Il calice del derby d'Italia è inevitabilmente colmo dei veleni della rivalità, ma c'è anche tanto nettare degli dei di qualità. Un mix esplosivo per una sfida che può dire molto sul futuro prossimo delle due squadre. Il duello è un gioco di specchi: una faccia di qui e un volto di là.
E allora si parte da quelli che non ci saranno. Non due qualsiasi. Diego Milito e Giorgio Chiellini. L'argentino perché ai box dopo il brutto infortunio, l'azzurro perché preservato al 99,9 per cento per la sfida col Bayern Monaco, causa caviglie malandate. Il Principe all'andata profanò per la prima volta il fortino della Signora con una doppietta, Re Giorgio ha sempre vissuto le sfide coi nerazzurri con particolare patos. Fu così anche un girone fa. Adesso Stramaccioni e Conte, complici anche le loro assenze, devono rivedere i piani, alle prese con rebus più o meno speculari. Scelte che dipendono anche da due variabili. Quella impazzita dell'Inter, e non potrebbe essere altrimenti, dovuta agli aerei persi dai sudamericani di rientro dagli impegni con le nazionali. Dopo Gargano e Pereira ieri è stata la volta di Guarin che si presenterà solamente oggi alla Pinetina. Variabile assolutamente gradita è quella della Juve che tre giorni dopo la sfida di San Siro sarà alle prese con i quarti di finale di Champions.
Niente spensieratezza per l'interista, copyright di Marotta, che tanto fece discutere all'andata: non riproporrà il tridente puro per mancanza di interpreti. In queste ore Strama, col rischio fuso per Palacio, tatticamente pensa più a un remake della sfida di ritorno con il Tottenham che non all'impresa di Torino. Conte ha il problema inverso. Può scegliere. Chi lo conosce bene assicura che non lo farà pensando ai bavaresi, ma solamente alla condizione fisica. Il rischio è che non vada in scena il duello tutto genio e sregolatezza tra Cassano e Vucinic, gli unici che hanno nella testa e nei piedi giocate vincenti e pause irritanti. Infatti il montenegrino potrebbe riposare e così toccherebbe a Quagliarella sfidare il barese a suon di giocate impossibili.
Eppure ci sono altre due frecce, alias Tommaso Rocchi e Nicolas Anelka. Finora impresentabili. Lo dicono le scelte di Stramaccioni e Conte. Due acquisti di gennaio che non hanno ancora lasciato il segno, tanto da risultare incomprensibili. Addirittura sul conto del francese, una presenza e 28' in serie A, sono circolate voci di rescissione. L'ex capitano laziale, invece, conta 128 minuti giocati e zero gol, nonostante il suo arrivo sia praticamente coinciso con l'infortunio di Milito.
Se come far male è un rebus per Inter e Juve, anche come guardarsi le spalle non è da meno. Già, la difesa. Stramaccioni ritrova Samuel, anche se ieri c'è stata una frenata: per capirci, tolto Palacio che fece l'1-3 all'andata, è l'unico disponibile in rosa ad essere riuscito a segnare ai bianconeri con la maglia dell'Inter. Il rientro del muro argentino, coincide anche con la diatriba tattica complice l'assenza dello squalificato Juan Jesus. Difesa a tre o a quattro? Non ha dubbi Conte: la linea davanti a Buffon non si tocca, a Marrone il posto di Chiellini. Quindi sarà duello a distanza tra Samuel e Marrone, lo stopper di razza e il giovane reinventato centrale, come dire il maestro e l'allievo.
Non può essere Inter-Juve senza tormentone. Stavolta è tutto di mercato. Stramaccioni e Vidal. Mourinho lancia messaggi da Madrid. Moratti ammette i contatti via sms di simpatia e non chiude le porte: In futuro qui? Chissà . Poi il presidente conferma Strama che si gioca tanto con la Juve: l'anno scorso fu fatale al suo predecessore, Claudio Ranieri. Potrebbe essere l'ultimo Inter-Juve di Arturo Vidal che ha preso il posto di Conte nel tritacarne del mercato. Già perché fino a qualche giorno fa era proprio Conte ad essere accostato alle big di mezza Europa. I vertici bianconeri l'hanno blindato, quindi domani è solo la prima occasione per la rivincita dopo lo schiaffo dell'andata.
Ma non vuole perdere tempo: tre punti domani per un altro pezzo di scudetto e per spaventare il Bayern. Stramaccioni sogna il bis per la rincorsa al terzo posto. Da una parte o dall'altra, questo derby d'Italia è sempre un trampolino di lancio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.