Da Damiao a Jo-Jo, caccia grossa ai mister 30 e lode

Da Damiao a Jo-Jo, caccia grossa ai mister 30 e lode

Dopo i gamberetti pescati nel mare del Nord l'antitrust potrebbe occuparsi del mercato degli attaccanti. Perché in questa calda estate la «pesca» delle punte sembra bloccata a trenta, non gradi, ma milioni. Ci sono tutti gli estremi per sospettare l'esistenza di un cartello dei prezzi. La Juventus che cerca un top player è la «vittima» per antonomasia. Ha bussato all'Arsenal per van Persie: monsieur Wenger non ha battuto ciglio, ha sparato 37 per portarne a casa 30 di milioni. Alla faccia della data di scadenza, 2013, e dell'età del prodotto, 29 anni. Allora i bianconeri si sono rivolti al Liverpool per Suarez: i reds hanno fatto cifra tonda, trenta. Sarà un vizio della Premier hanno pensato i campioni d'Italia, torniamo in Italia e chiamiamo Firenze: «Jovetic ci piace». Il ds viola Pradè ieri ha risposto: «Per 30 milioni cash si può fare». Ironico Montella: «Se parte Jo-Jo gioco io». Marotta si è alzato dal tavolo: «Sono intrattabili».
Milan e Inter non vogliono fare la stessa fine. E allora vanno a pescare, non gamberetti, ma giocatori in Brasile. I rossoneri ieri hanno incontrato tal Vinicius Prates, il procuratore di Damiao, attaccante dell'Internacional. Tutto bene, al dunque il solito disco rotto: «Si chiude a trenta milioni». Un déjà-vu per Galliani, poco piacevole come le domande sui tifosi delusi rimaste senza risposta, che dal City ha avuto la stessa quotazione per Tevez e Dzeko. Più o meno quello che si sono sentiti rispondere all'Inter per Lucas quando sono andati a trovare il San Paolo, con una postilla da circa sette milioni di euro, perché il cartellino è pure di una banca.
Le squadre italiane non sono sole perché il cartello del «trenta» vale ovunque. Il Psg al Napoli per Lavezzi ha messo in mano a De Laurentiis un assegno da trenta milioni più uno. Insomma gli sceicchi vogliono essere sempre un passo avanti e ci hanno messo anche la lode. Un po' come successo per Ibra e Thiago Silva (un difensore, ma per il migliore del mondo si fa un'eccezione): 62 milioni che se divisi esattamente a metà fanno... Il Chelsea invece per Hazard ha deciso di spendere tutto il premio della Champions, ovvero la solita cifra. La stessa con la quale il Real sta cercando di prendere Modric dal Tottenham. Il Barcellona non ha ancora piazzato il colpo ma il gruzzolo messo a budget corrisponde al «cartello del trenta» che fa impallidire il fair play finanziario. Come la bordata di Raiola che ha paragonato l'Uefa «all'Unione Sovietica». Ma Platini viene ascoltato, giocoforza, in Italia. Basta vedere gli ultimi affari. Destro, l'uomo mercato, è a un passo dalla Roma per 11 milioni più contropartite. Ieri gli agenti hanno incontrato il ds della Roma Sabatini.

L'Inter ha preso Mudingayi in prestito con diritto di riscatto per 750mila euro. Perfetto fair play finanziario. Anche perché quelli che costano «trenta», la lode devono comunque conquistarla sul campo. E lì i cartelli non valgono.

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