«De Gea? Sí, jugará». In casa Spagna Hierro difende a spada tratta il suo portiere, subissato dalle critiche per le prove altalenanti offerte nel primo turno del torneo. Tifosi e stampa invocano l'impiego del basco Kepa, ma il ct ad interim delle Furie Rosse va dritto per la sua strada. «Si allena come un animale. Per me non è in discussione». De Gea gode anche della stima di Pepe Reina, il futuro milanista definisce il collega dello United «una cassaforte. Diventerà il nuovo Casillas». Ed è proprio l'ex merengues a gettare benzina sul fuoco. In un'intervista alla tv messicana Casillas ha detto di essere stato «messo da parte con gran leggerezza. Mi aspettavo almeno di fare il terzo portiere. Le amicizie restano, la gratitudine un po' meno».
Polemiche a parte, il talismano iberico ha le fattezze di Dani Carvajal: con lui in campo la Spagna non ha mai perso una gara ufficiale, senza dimenticare che il laterale destro del Real ha messo lo zampino nel gol di Aspas contro il Marocco. Zidane l'ha paragonato a Lahm, «a me basta essere Carvajal da qui alla finale», replica, immaginando la sua Spagna proiettata tra due settimane nello stesso stadio di oggi. Nessuna novità sulla formazione base, con Silva, Iniesta e Isco a rifornire di munizioni il carro armato Diego Costa.
Non è però da escludere una staffetta tra lo stesso Costa e Aspas, soprattutto per mandare in tilt la difesa russa che ha in Kutepov e Ignashevich, due centrali atletici, ma piuttosto vulnerabili se affrontati in velocità. David Silva, apparso un po' sotto tono, dovrebbe spuntarla su Asensio, non al massimo psicologicamente per le notizie di mercato che lo vorrebbero lontano da Madrid e a un passo dal Liverpool. Luigi Guelpa- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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