Angelo Rossi
Alzi la mano chi di voi fa zapping su Televideo. Strumento essenziale ed efficace di comunicazione ma stiamo parlando di qualcosa che risale a oltre vent'anni fa. Le televisioni ultratecnologiche full-led o 3D lo inseriscono ancora tra gli optional, certo, ma è diventato un privilegio di pochi sapersi districare nel labirinto delle informazioni e delle icone digitali del proprio telecomando. Un optional vintage e desueto.
Quasi per tutti ma non per il Napoli. Non ce l'ha fatta il giudice Tosel con la sentenza ammazza-Higuain, non c'è riuscito l'arbitro Rizzoli quando ha dato una versione personale e singolare sulla testata di Bonucci, e nemmeno hanno smosso il club le lamentale per il gol irregolare subìto da Icardi a San Siro. Nessuno tranne lui. In piedi, applauso a Televideo che ha rotto il silenzio stampa del Napoli e stimolato De Laurentiis sull'argomento Sarri: la faccenda che tiene banco in città a parte la volata di fine stagione con la Roma.
«Non è vero che la conferma del tecnico è legata al raggiungimento del secondo posto. Sarri resterà con noi ancora a lungo»: parola più, parola meno così il presidente azzurro ha vincolato saldamente l'allenatore alla panchina azzurra, affidando la precisazione al settore informazione della Rai, per la precisione a pagina 243.
Lui estremamente attento alla comunicazione, non s'è preso cura del sarcasmo che ha preso a girare sui social e nel mondo web. E ha lanciato un messaggio chiaro a Sarri. La notizia da smentire è stato un pretesto, la finezza sta nell'aver confermato il tecnico su Televideo, ovvero proprio su quel mezzo di informazione che l'allenatore aveva detto di privilegiare alla lettura dei giornali.
Erano i caldi mesi del ritiro estivo, era un altro Sarri, quello che il campionato non aveva ancora beatificato, quello che aveva accettato senza batter ciglio un ingaggio di 700mila euro. Poi è arrivata la corsa scudetto, il grande sogno e le conseguenti leggi del mercato. Oggi il mister si è affermato e chiede un adeguato trattamento economico, nonostante sia la società a dover decidere unilateralmente cosa fare. Una specie di clausola-beffa.
Spifferi, musi lunghi, cose dette e non dette: i giornali hanno detto la loro. Per mettere fine al toto-Sarri, il presidente s'è ricordato di Televideo e delle parole pronunciate dal suo tecnico otto mesi fa.
Ha usato il mezzo tecnologico preferito dalla controparte, così se Sarri si era perso qualcosa sulla vicenda non leggendo i giornali, questa volta non avrà avuto problemi. A pagina 243 di Televideo ha appreso che sarà ancora lui l'allenatore del futuro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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