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Le decisioni contraddittorie tra gare rinviate e altre disputate

Le decisioni contraddittorie tra gare rinviate e altre disputate

L'emergenza è scattata anche nello sport, che come ha sottolineato il presidente del Coni Malagò non può andare per conto proprio, ma la gestione degli eventi del weekend è apparsa alquanto schizofrenica e, a volte, senza una logica. Comprensibili i rinvii delle gare di Bergamo (Atalanta-Sassuolo di A e Atalanta-Lazio del torneo Primavera). Difficile invece capire in primis la chiusura di San Siro dove ieri sera doveva svolgersi Inter-Sampdoria, considerando che a Milano la metropolitana e i mezzi pubblici (compresi quelli in direzione del Meazza) hanno viaggiato regolarmente per tutta la giornata. Ma le incongruenze sono avvenute in varie zone d'Italia. Inspiegabile, ad esempio, bloccare a un'ora dal fischio di inizio Ascoli-Cremonese di serie B di calcio ma non i campionati assoluti indoor di atletica ad Ancona, a 120 chilometri di distanza e sempre nelle Marche quindi, con la presenza tra gli altri di atleti lombardi e veneti.

E ancora lo stop di Verona-Cagliari di serie A - i sardi avrebbero voluto giocare domani, non è arrivato l'ok - e di Chievo-Fiorentina del campionato Primavera, ma non quello nel vicino Friuli di Pordenone-Chievo di B per la stessa logica applicata per la gara di Ascoli, ovvero la presenza di una squadra della città scaligera (nella foto i tifosi clivensi sugli spalti). Poi c'è da registrare l'interruzione dei campionati di volley di serie B maschile (gironi A, B, C), B1 femminile (gironi A e B) e serie B2 femminile (gironi B, C, D, E) che non è coincisa con quello delle finali di Coppa Italia maschile svoltesi regolarmente al palazzetto di Casalecchio di Reno, a Bologna - vittoria di Civitanova, Perugia ko in 5 set -.

Il rinvio in Lega Pro di calcio di Piacenza-Sambenedettese non è stato invece deciso per la gara tra Cesena e Vicenza (stesso girone).

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