Il veleno, più che nella coda come direbbero i latini, arriva nella pancia del Massimino. Il Catania è furioso, tanto per usare un eufemismo, per quel gol prima concesso e poi annullato. Passano 45 secondi, come documentano le immagini di Sky, per il cambio di rotta della «squadra» arbitrale. «La cosa vergognosa non è l'errore di 20 centimetri del guardalinee, che comunque aveva concesso la rete, ma l'annullamento del gol di Bergessio da parte della panchina della Juve - così il patron del Catania, Antonino Pulvirenti (nella foto), allontanato dal campo dopo il pasticcio -. Chi è stato? Pepe? Giaccherini? Qui si supera la sudditanza psicologica. Cosa dobbiamo fare per giocare contro la Juventus, alla quale è stata dato anche un gol irregolare? Pensavo che certi tempi fossero finiti, a quanto pare non è così. In questo modo diventa difficile continuare, abbiamo assistito alla morte del calcio».
In un mezzogiorno di fuoco, tornano le ombre del passato, con gli arbitri che in una giornata no favoriscono la squadra più blasonata e in particolare una Juve che non conosce stop in campionato da un anno e mezzo. Pulvirenti balza da un microfono all'altro ed è sempre più arrabbiato. «L'arbitro mi ha chiesto scusa a fine partita: gli ho detto che devo chiedermi scusa due volte, uno perché ha annullato un gol regolare e secondo perché mi ha espulso senza motivo. Il fatto che sia stata la panchina della Juve ad annullare il gol è semplicemente una vergogna».
La parola vergogna è anche nei cori del pubblico di fede catanese, che fischia sonoramente Gervasoni all'intervallo e al triplice fischio finale. «Cosa si può fare. Un c..., niente - va giù ancora più duro il numero uno del Catania -. La moviola in campo? Non c'è perchè non la vogliono i grandi club, a loro non serve. Con la moviola la Juve la partita l'avrebbe persa. Per noi è il terzo episodio sfavorevole dopo Parma e Inter. E con la Juve si sono stati sette ammoniti, quindi l'espulso era nell'aria. Cosa dovremmo fare? Continuare a partecipare o dobbiamo assistere passivamente a queste cose? Ci sono sette arbitri...».
«È stata un'offesa grave per i tifosi e la città perpetrata da una direzione arbitrale inqualificabile - dice il sindaco di Catania Stancanelli -. Gli organi competenti intervengano per evitare il ripetersi di episodi che disonorano lo sport e fanno male al calcio. Sono orgoglioso della reazione civile dei catanesi». Maran è amareggiato: «Si commentano gli episodi dubbi, ma qui sono lampanti: il guardalinee aveva già dato gol, noi stavamo festeggiando, le proteste hanno fatto in modo che si cambiasse tutto. Faccio i complimenti ai ragazzi, mi resta solo la delusione».
La Juve si difende con grande fatica, l'inevitabile polemica oscura il 48° risultato utile consecutivo («se continua così, non perderà mai...». l'altra stoccata di Pulvirenti). «Le accuse non meritano risposta, il gol del Catania era regolare, ma non avrebbe inciso in maniera decisiva sulla partita - replica l'ad bianconero Marotta -. Ho rivisto l'azione in tv: c'è stato un consulto tra il giudice di linea, il guardalinee e l'arbitro, per cui mi sembra illogico insinuare che i nostri giocatori abbiano un potere tale da condizionare la decisione degli arbitri, che prima di annullare il gol si sono consultati.
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