Madrid. Finisce in parità, 2-2, la stracittadina di Madrid fra Atletico e Real e lascia apertissima la lotta per il primato nella Liga. In classifica i blancos restano in vetta con 64 punti mentre i colchoneros salgono a 61 ma rimangono comunque a tre lunghezze dai rivali cittadini. Il match dello stadio Vicente Calderon, che mercoledì prossimo ospiterà l'amichevole Spagna-Italia, è un concentrato di emozioni, polemiche e intensità agonistica. La squadra di Ancelotti va in vantaggio con Benzema, alla prima rete nel derby dopo sette tentativi a vuoto, poi l'Atletico ingrana la quinta e segna prima dell'intervallo con Koke e poi con Gabi, quest'ultimo con un gran tiro da fuori su cui Diego Lopez si fa cogliere impreparato partendo in ritardo.
Nel secondo tempo Pepe si fa notare per falli e simulazioni, la partita si innervosisce e il Mono Burgos, assistente di Simeone, viene espulso dopo aver tentato minacciosamente di aggredire l'arbitro per un rigore negato ai colchoneros, con El Cholo che lo trattiene a stento.
Diego Costa, fresco di passaporto spagnolo e di convocazione in Nazionale, giustiziere del Milan nell'andata degli ottavi di finale di Champions League a San Siro, sfiora il 3-1 in almeno tre occasioni nei primi 15'. Poi però il Real Madrid cresce e sfiora il gol con tiro di Benzema e con un colpo di testa di Ronaldo, entrambi di poco a lato. E all'82' l'Atletico paga le occasioni sprecate: il 2-2 porta la firma del solito Ronaldo: cross basso da destra di Carvajal, la difesa biancorossa non riesce a liberare e CR7 dentro l'area trafigge Courtois con un destro a fil di palo.
Con l'Atletico visto ieri, comunque, anche le speranze di ribaltone del Milan si fanno un po' più complicate. E Carlo Ancelotti avvisa i rossoneri: «l'Atletico gioca in modo violento. Ha impostato la partita in un certo modo, entrando duro, e non era facile venirne a capo».
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