Leggi il settimanale

Destro bum bum mette fine agli incubi della Roma

Giallorossi senza problemi, quasi blindata la zona Champions l'inseguitriceDoppietta che stende la Samp. Curva chiusa e cori contro NapoliNainggolan, lavoro oscuro. Per De Sanctis serata da spettatore PAGELL

Destro bum bum mette fine agli incubi della Roma

Roma - La settimana da incubo (pareggio deludente nel derby e cocente eliminazione in Coppa Italia) finisce nella serata in cui la Roma deve rinunciare al tifo più caldo – quello delle curve, svuotate dal giudice sportivo per i cori di discriminazione territoriale – a capitan Totti, in tribuna con un gluteo dolorante, e addirittura a De Rossi per 72 minuti, lasciato in panchina per fargli tirare il fiato. Stavolta la copertina se la prende Mattia Destro, il vero centravanti di ruolo nella truppa di Garcia. Due reti l'attaccante ascolano non le segnava dal 2 dicembre 2012 al Siena (sua ex squadra), mentre l'ultima doppietta assoluta fu all'Inter in Coppa Italia il 17 aprile 2013. Tanti mesi di attesa per l'infortunio al menisco esterno che Mattia si è portato dietro nell'estate scorsa dopo l'Europeo Under 21 per una ricaduta che fu anche motivo di polemica tra i sanitari azzurri e quelli della Roma.

Le ultime due battute a vuoto avevano lasciato il segno sulla truppa di Garcia, che aveva richiamato i suoi a essere più svegli e più reattivi in campo. E ieri sera, dopo una iniziale difficoltà legata al ritmo basso imposto dalla Samp e accettato dai giallorossi, la partita è poi andata in discesa. La Roma allunga sul Napoli (tornato a -4, ma ci sarà lo scontro diretto il 9 marzo al San Paolo) e sulla Fiorentina (a -10), dato che attesta una zona Champions quasi blindata.
Prima della zuccata di Destro che, sui titoli di coda del primo tempo, ha spaccato il match, la solita serie di occasioni fallite (nell'ordine Gervinho - bravo Gastaldello nella circostanza -, lo stesso Destro e Strootman). La Roma, trovato il vantaggio, chiude subito la pratica con la perla su punizione di Pjanic. Il bosniaco, apparso in calo nelle ultime settimane, è quello che dà l'accelerata che permette ai giallorossi di far proprio il match. Ininfluente la direzione di Celi, anche se mancano due rigori per gli evidenti tocchi di mano in area di Wszolek (forse il peggiore della Samp) e Benatia.

Curve dell'Olimpico chiuse e striscione dei tifosi della Sud di protesta per la decisione del giudice sportivo: «Meglio una curva chiusa che una ammaestrata». La Roma dovrebbe scontare la seconda sanzione per i cori di discriminazione territoriale il 1° marzo, sfida con l'Inter, ma la situazione sarà discussa domani in un'udienza convocata dall'Alta Corte presso il Coni.

«Il sistema non è credibile, la situazione delle curve chiuse è grottesca», tuona il dg della Roma Baldissoni. Intanto ieri un nuovo coro contro i napoletani (“Vesuvio, lavali con il fuoco…”), partito dal settore dei distinti sud.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica