Milano - È come la notte di Natale per il Milan. Per la prima volta colleziona una cinquina di gol che offrono al suo terzo successo domestico le dimensioni di un'autentica goleada. Per la prima volta annota sul tabellino dei marcatori l'identità di Bojan, protagonista dei contropiedi feroci con cui il Chievo viene fatto a fette nel seconda metà del primo tempo. Per la prima volta vince e segna nel primo tempo invece che nella ripresa dove perfeziona il successo grazie ai sigilli del solito El Shaarawy e alla zampata di Pazzini, ricompensato dalla sorte dopo tanta fatica. Per la prima volta Allegri può lucidare il mini-filotto di tre risultati utili consecutivi: 7 punti tra Genoa, Palermo e Chievo Verona in attesa del prossimo trittico spietato (Fiorentina, Napoli e Juventus). Tante prime volte, troppe per passare inosservate. È come se questa sfida segnasse l'inizio del nuovo corso rossonero, non a caso coinciso col ritorno al più affidabile ed efficace dei sistemi di gioco. Difesa a 4, centrocampo avvitato su due pilastri, e alle spalle di Pazzini un trio di agili e scattanti incursori che possono rendere meno complicato l'accesso al gol.
Eppure la migliore notizia proveniente da San Siro è un'altra ancora. Per la prima volta si può ammirare il Milan giocare un calcio piacevole e spettacolare, addirittura eseguire nella ripresa un torello della durata di qualche minuto, proprio come piace a Silvio Berlusconi, il presidente. Che da Malindi, al telefono con Galliani, ha chiesto al suo braccio destro di fare i complimenti al tecnico. E adesso, come ha ripetuto lo stesso Galliani, il Milan ha una sola missione davanti agli occhi: scalare, scalare, scalare la classifica. E nel frattempo provare a guadagnarsi la qualificazione in Champions martedì notte al cospetto del Malaga che non è il Real Madrid o il Barcellona.
È la notte di Natale per il Milan che forse, proprio uscendo vivo da Palermo, si è scrollato di dosso paure e incubi, anche molte insicurezze. Riemerse solo per qualche minuto dopo il gol d'apertura di Emanuelson (Pellissier, abile nel beffare El Shaarawy che non ha di sicuro il mestiere per occuparsi di un così esperto rivale su angolo) ma poi ricacciate via grazie alla personalità e al coraggio di talune giocate. Quella di Montolivo dalla distanza (gol del 2 a 1), quella di Bojan da identica posizione (gol del 3 a 1). È vero, nell'occasione, un paio di deviazioni involontarie hanno complicato il lavoro di Sorrentino rimasto sorpreso. Quel che più ha convinto del Milan di ieri sera è stata la fattura del gioco, la qualità di alcune trame, la personalità di esponenti dello spessore di Montolivo ed El Shaarawy ma anche il contributo di Bojan nel rammendare il gioco e infilarsi come una spina nel fianco della difesa veneta subito in tilt. Certo il Chievo si è sgonfiato all'improvviso e ha concesso subito ai rossoneri la rivincita della vittoria in fotocopia centrata nel campionato Primavera (5-1 per i veronesi). Ha cercato in campo aperto la sfida col Milan e l'ha persa lasciando spazi decisivi al contropiede architettato da El Shaarawy e Bojan.
Ci sono altri segnali che fanno pensare a un Milan finalmente ritrovato. La resa di Constant nel ruolo di terzino sinistro: l'infortunio di Antonini invece di aprire un'altra crepa è servito forse a scoprire una risorsa inattesa, merito, diciamolo senza ipocrisia, del tecnico Allegri. Ha avuto fiuto e occhio il livornese. Il ritorno di Boateng, dopo un infortunio e una esclusione punitiva, intervenuto per sostituire Emanuelson spremuto come un limone, è stato ripagato da una serie di giocate intelligenti, da un proficuo inserimento nel ruolo di esterno destro e da rincorse al servizio della squadra prima di una bella trama d'attacco esaltata da una stoccata finita sopra la traversa. Ecco, allora, l'ultima speranza: che il Milan possa recuperare con una classifica dignitosa anche il talento di uno dei suoi reduci dello scudetto 2011. Se poi, anche Pato, segnalato in recupero a Milanello, dovesse aggiungere i suoi gol al risveglio collettivo allora questo del Milan può essere proprio il suo Natale.
Marcatori: 16' pt Emanuelson, 18' pt Pellissier, 36' pt Montolivo, 41' pt Bojan, 30' st El Shaarawy, 48' st Pazzini.
Milan: Abbiati; Abate (41' st De Sciglio), Mexes, Zapata, Constant; Ambrosini, Montolivo (32' st De Jong); Emanuelson (23' st Boateng), Bojan, El Shaarawy; Pazzini. All. Allegri.
Chievo: Sorrentino; N.Frey, Papp, Andreolli, Dainelli, Dramé (15' st Stoian); Luciano (10' st M.
Arbitro:Giacomelli.
Ammoniti: Dramè, Guana.
Spettatori: paganti 9.493, incasso euro 173.724,90. Abbonati 23.867 quota-partita 696.251,74 euro.