Calcio

Il Diavolo spuntato trema mentre l'Inter per i bookie vale il Real in Champions

Solo due gol per il Milan in due gare e dopo il 90'. I nerazzurri hanno ritrovato l'attacco

Il Diavolo spuntato trema mentre l'Inter per i bookie vale il Real in Champions

Milano. Domani c'è un ultimo incrocio con Roma, sulla via che porta al primo derby d'Europa ed è impiccio importante, soprattutto per chi come il Milan ora rincorre e guai se non batte nemmeno la Lazio. L'Inter invece sta bene: è in salute e si vede, e davvero si fatica a capire la logica per cui Marotta non perda occasione per ribadire pubblicamente quanto grave sia stato non avere mai corso per lo scudetto.

Coppe e coppette sembrano non contare, il quarto posto ritrovato nemmeno: chissà se Inzaghi, per salvare la panchina, deve davvero solo vincere la Champions o se invece gli basterebbe conquistarne la finale? Al Milan il problema al momento non si pone e per Pioli è certamente un vantaggio: dentro o fuori dalla prossima Europa pare non contare, perché a Maldini importa andare più avanti possibile nella Champions attuale. Pare non contare perché altrimenti come spiegare scelte come quelle contro Empoli, Bologna e Cremonese? Sei punti buoni sacrificati alla gloria d'Europa. Fosse solo questione di numeri, l'Inter oggi sarebbe ampiamente favorita sul Milan. Lo dicono le sue 3 consecutive vittorie in campionato (4 contando la Coppa Italia e la Juventus) e i 9 gol segnati a Lazio e Verona, mentre il Milan faticava contro Roma e Cremonese: 2 miseri gol all'ultimo soffio per rimediare 2 punti altrettanto miseri e oggi inutili, vista la classifica.

Lo dice anche chi banca le scommesse e ha aggiornato le quote Champions: Inter a un passo dalla finale e ormai addirittura a ridosso del Real Madrid per la conquista del trofeo. Primo favorito resta Guardiola col suo City, ma a quello ci sarà tempo per pensarci.

L'euroderby però non si specchia solo nei precedenti, nemmeno nelle ultime 2 sfide dirette, entrambe dominate dall'Inter. L'euroderby sarà l'Inter migliore contro il Milan migliore e perciò Leao, Giroud e Theo piallano le differenze e avvicinano mondi che sembrano distanti. Altro che Origi, CDK e triste compagnia. Già domani con la Lazio, Pioli non dovrebbe rinunciare a nessuno dei big (sennò perché farli «riposare» già con la Cremonese?) e sarà certamente un altro Milan. Lo sa bene anche Inzaghi, che si coccola i suoi giocatori, ma conosce quelli avversari. Ricorda che col Milan ha già perso, anche quest'anno, e che i rischi sono tanti. Stavolta non ci saranno le distanze viste a Riad e nemmeno in campionato, con quel Milan impresentabile, schierato da Pioli per giocare in contropiede senza contropiedisti in campo (e Leao in panchina). Domani, il Milan deve battere la Lazio mentre all'Inter può bastare non perdere a Roma, in casa del sempre polemico e mai contento Mourinho. Inzaghi ha scelto rotazioni più dolci, e qui sta il vantaggio di un organico più ampio, con ormai 2 soli dubbi in vista della Champions: chi al fianco di Lautaro (Lukaku favorito) e chi al volante della squadra (più Calha di Brozovic, che rischia la panchina).

A Roma l'ultimo tagliando.

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