Diego Costa, gaffe sul Coronavirus: finge di starnutire addosso ai giornalisti

Figuraccia di Diego Costa nel post Liverpool Atletico Madrid: in mixed zone ha finto di starnutire verso i giornalisti

Diego Costa, gaffe sul Coronavirus: finge di starnutire addosso ai giornalisti
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Miracolo dell'Atletico Madrid all'Anfield Road, dove ha battuto il Liverpool dopo una partita appassionante terminata ai supplementari. Dei tre gol messi a segno dal 'Colchoneros' nessuno ha la firma di Diego Costa, che è invece finito sotto i riflettori per uno spiacevole scherzetto ai danni dei giornalisti intercettati in zona mista. Per quanto riguarda il match, l'attaccante brasiliano, in campo insieme al Joao Felix, è stato sostituito in corso d'opera da Marco Llorente che ha messo a segno una bella doppietta. Diego Costa è uscito dal terreno di gioco palesemente seccato per la decisione del suo allenatore, ma come detto il peggio si è verificato nel dopo partita.

Diego Costa, in mixed zone finge di tossire addosso ai giornalisti

Al triplice fischio finale, infatti, l'attaccante ha ben pensato di scherzare su un tema delicatissimo come quello dell'emergenza coronavirus. Come si apprende dal filmato pubblicato sulla pagina Twitter de 'El Chiringuito', il giocatore si è avvicinato ai giornalisti presenti in mixed zone fingendo di starnutirgli addosso. Un comportamento da censurare, che di fatto irride un popolo, quello italiano, che conta numeri notevoli di contagi e vittime. E' un gesto che fa male non solo al nostro paese, visto che il momento difficile riguarda un po' tutto il mondo.

E' recente la notizia della sospensione dell'NBA dopo la positività al test del tampone di Rudy Gobert, player del team Utah Jazz. E stando alle indicazioni degli esperti non ci sarebbe da stupirsi se nel corso dei prossimi giorni il numero dei casi dovessero aumentare. Intanto nel calcio italiano anche il difensore Rugani è risultato positivo, facendo sprofondare nello sconforto diversi addetti ai lavori. Tra i giornalisti, Mario Sconcerti, rivendica le ragioni dei calciatori, che nell'ultimo turno disputato avrebbero preferito non scendere in campo: "Rugani contagiato dà ragione alla paura dei calciatori, già prima dell’ultima domenica molti volevano fermarsi", le parole di Sconcerti.

"Abbiamo discusso sul calendario, sulle partite con e senza pubblico, senza considerare i giocatori. Purtroppo restano quelli che rischiano di più: giocano, si abbracciano, vivono insieme in pullman sui treni e negli spogliatoi. Il virus si attacca col contatto e il sudore, che sono i due pilastri del pallone".

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