Diego Della Valle e la verità su Calciopoli

L’ex commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi «non ha risposto nulla, si nasconde sotto il letto». Il patron della Fiorentina, Diego Della Valle (nella foto), non demorde dalla polemica con l’ex commissario straordinario della Figc Guido Rossi, il giurista chiamato dal Coni a gestire il dopo Calciopoli nel 2006, l’ex membro del consiglio d’amministrazione dell’Inter che consegnò ai nerazzurri - terzi a 15 punti dalla Juventus e a 12 dal Milan - il titolo di quell’anno, lo scudetto «vinto in segreteria» secondo la definizione di Mourinho o «di cartone» per la vulgata bianconera.
Il patron della Fiorentina Diego Della Valle, dopo essere passato alle vie legali per Calciopoli, attacca: «Vogliamo sapere - ha affermato durante la trasmissione Sky L’Intervista di Maria Latella - cosa è realmente accaduto in quel periodo, quali erano le cose che dovevano essere viste, cosa è stato visto, cosa non è stato visto. Vogliamo capire se il processo è stato istituito correttamente. Abbiamo il sospetto, anzi siamo certi che quelle cose andavano rilette, anche se non tutte, in un altro modo. Per noi della Fiorentina ci sono tutti gli elementi per chiedere chiarezza. Guido Rossi non ha risposto a nulla come sempre, si nasconde un po’ sotto il letto e ci costringe a chiedere la verità anche in modo abbastanza duro. Noi vogliamo sapere le cose vere e sono convinto che a questo punto le sapremo».
Per Diego Della Valle il tavolo-Petrucci «è servito per far riparlare delle persone, che in alcuni casi erano anche amiche, che si sono chiarite pur rimanendo, nelle parti sostanziali, sulle proprie posizioni. Ma almeno sul piano personale e umano credo che il tavolo della pace sia servito molto. Le cose scritte da Coni e Federazione sono di importanza rilevantissima (il riferimento è al documento che poi però non è stato sottoscritto, in primis dal presidente dell’Inter Massimo Moratti - ndr), sono un’opera meritoria e di chiarezza. Petrucci ha avuto un mezzo risultato, se ci lavora ancora un po’ può ottenerne uno intero».
Infine, Della Valle non si è sottratto dal commentare la richiesta di risarcimento da 435 milioni presentata dalla Juventus alla Figc: «Queste cose hanno tempi lunghi e percorsi tortuosi.

Andrea Agnelli ha idee molto chiare, vuole che gli vengano riconosciuti i suoi diritti, vuole che ci sia chiarezza sul trattamento avuto e secondo me fa bene a ricercarla. È una persona per bene, civile, lo sta facendo in modo corretto. E quindi, perché no?».

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