Ultima spallettata contro i "traditori"

La disamina impietosa (ma onesta) dell'ex Ct

Ultima spallettata contro i "traditori"
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L'addio di Luciano Spalletti non è stato in punta di piedi. Ha fatto ancora più rumore. «Non lascio una grande Nazionale» la sintesi spietata, parole e giudizi feroci dopo il modesto 2 a 0 sulla Moldova che complica maggiormente i calcoli per il girone di qualificazione mondiale. «C'è bisogno di sterzare» è il suo consiglio gratuito accompagnato dalla solita dose di auto-critica. «Non sono riuscito a sopperire a delle carenze» la frase riferita alla cifra tecnica modesta del gruppo. «Ma nessuno avrebbe potuto farlo» è il suo avvertimento successivo. Come dire: dopo di me non ci sarà nessuno con la bacchetta magica. Poi ha affondato un paio di colpi che resteranno scolpiti nella memoria collettiva e in particolare in quella del gruppo degli ultimi convocati. Ha incalzato Spalletti: «Non è possibile che su 25 calciatori convocati ce ne siano 18 mezzi e mezzi, eppure i nostri medici avevano ricevuto informazioni dai club» la stoccata che mette a nudo il rapporto conflittuale tra alcuni azzurri e il ct che si è sentito abbandonato al suo destino da una rosa che a fine stagione si è data alla macchia.

Ne ha salvato uno solo: «Raspadori è uno dei pochi che ha portato il fritto a casa e lo ringrazio!». Più dura, e articolata, la ricostruzione del caso Acerbi. Ha riavvolto il nastro Spalletti: «Spero che qualcuno prenda una posizione rigida su chi rifiuta la Nazionale! Chi rifiuta la Nazionale non deve tornare più, spero che questa cosa venga detta perché non è corretto. Io in quella risposta lì su Acerbi mi sarò comportato anche male ma poi c'è stato un dialogo telefonico. Gli ho chiesto scusa e lui mi ha detto: Mister, se mi dice così è tutto ok.... È vero che prima me ne ero privato ma perché volevo dar forza a Calafiori, a Buongiorno, si stava preparando Leoni.

Sono convinto che anche altri avrebbero fatto la stessa scelta. Ho detto quanti anni ha facendo i conti in vista del prossimo mondiale. Acerbi poi nel finale di stagione è stato il migliore di tutti e io devo assorbire ciò che il campionato mi detta».

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