
C'è un fantasma che si aggira all'Europeo femminile in corso di svolgimento in Svizzera e che è arrivato alle semifinali, con l'Italia ancora in corsa: il dischetto del rigore. Sembra che le calciatrici infatti abbiano di colpo disimparato come si tiri dagli undici metri, visto che su 41 tentativi ne sono andati a bersaglio appena 24, compresi quelli che hanno dovuto decidere due dei quarti di finale: Svezia-Inghilterra e Francia-Germania. E meno male che proprio in quest'ultima partita, dopo un penalty segnato e uno sbagliato tra tempi regolamentari e supplementari, 11 rigori sono stati segnati dalle calciatrici, su 14 nella lotteria risolutiva.
Nel dubbio, comunque, fin qua hanno sbagliato un po' tutte e in ogni modo. Ex Palloni d'Oro (la norvegese Hegerberg, la spagnola Alexia) e giocatrici più "normali", ciabattate orrende finite fuori e grandi parate dei portieri. La stessa Spagna campione del mondo ha sprecato due rigori con due calciatrici diverse. Una specie di crisi di mezza estate che va in controtendenza con le statistiche ad esempio dell'ultima Premier League, forse il campionato più prestigioso al mondo, in cui le ragazze hanno realizzato il 90% dei tiri dal dischetto. Il 50% abbondante di questo Europeo come lo valutiamo? Nella storia della stessa competizione, ma a livello maschile, su 101 rigori tirati 70 sono andati a bersaglio.
La partita più folle da questo punto di vista è stata Svezia-Inghilterra, uno dei quarti di finale, dove è successo di tutto, in senso negativo: 2-2 dopo i supplementari, le giocatrici hanno sbagliato 9 rigori su 14 in una sorta di "ciapa no". Paradossalmente il portiere svedese Jennifer Falk, autrice di ben 4 parate, da eroina è finita anche lei sul banco degli imputati visto che ha spedito alto il suo tiro. Inutile la telefonata di consolazione alle ragazze il giorno successivo da parte di Zlatan Ibrahimovic. Beth Mead, stella dell'Inghilterra, ha spiegato così questo flop: "Noi ci alleniamo duramente in questa specialità, forse è stata una serata strana, un po' pazza".
Inghilterra prossima avversaria dell'Italia, domani sera nella prima delle due semifinali (l'altra è Spagna-Germania). Come sono messe le azzurre in questa particolare classifica? Benissimo, in realtà.
Zero errori, ma anche zero tiri, l'unica delle quattro semifinaliste a non essersi mai avvicinata al dischetto. Ottima invece la prova di Laura Giuliani, il nostro portiere, anche se è stata graziata dalla Hegerberg che il rigore l'ha tirato fuori.