Antonio Conte lo scorso 9 febbraio, durante l'infuocata semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus ed Inter, aveva avuto un pesante scontro dialettico e gestuale con la dirigenza bianconera. Uscendo dal campo e prima di entrare negli spogliatoi dello Stadium, infatti, il tecnico nerazzurro, perché provocato, si era reso protagonista di un gesto irriguardoso nei confronti dei suoi ex dirigenti della Juventus. In base alla comunicazione della Procura Federale, Conte era stato ritenuto responsabile di aver violato l'art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva con l'Inter coinvolta per responsabilità oggettiva, per la violazione addebitata al proprio tesserato.
Il tutto si è chiuso di fatto a tarallucci e vino con una semplice sanzione pecuniaria nei confronti del tecnico leccese: "Con una sanzione di 2.000,00 euro di ammenda per Antonio Conte e per l’Inter si chiude il procedimento avviato dalla Procura Federale per quanto accaduto durante la gara di Coppa Italia Juventus-Inter del 9 febbraio 2021. Uscendo dal campo e prima di entrare negli spogliatoi, il tecnico nerazzurro aveva indirizzato verso la dirigenza della Juventus un gesto volgare ed irriguardoso".
Il dito medio indirizzato ad Andrea Agnelli è costato 2000 euro all'allentore dell'Inter mentre non si sa ancora se saranno presi provvedimenti nei confronti del numero uno della Juventus che si era reso protagonista di alcuni insulti rivolti nei confronti del suo ex allenatore che non erano sfuggiti alle telecamere. Scendendo le scale della tribuna dello Stadium, al triplice fischio del direttore di gara e con la Juventus certa della finale, Agnelli si era lasciato andare ad uno sfogo poco oxfordiano: "Cogl..., Vaff...".
Rapporti incrinati
A fine di quella partita Conte, ai microfoni della Rai e interpellato dai giornalisti, aveva attaccato pesantemente la dirigenza bianconera senza mai fare nomi: "La lite con Agnelli? Non c'è niente da dire, bisognerebbe che ci fosse più sportività e rispetto per chi lavora. Le fonti della Juventus allora dovrebbero dire la verità, penso che il quarto uomo abbia sentito e visto cosa è successo per tutta la partita. Bisognerebbe essere più educati".
Il rapporto tra Agnelli e Conte si è interrotto bruscamente nell'estate del 2014 quando dopo tre anni di successi il tecnico leccese decise di lasciare Torino per diversità di vedute sul mercato con la società.
Conte accettò di guidare la nazionale italiana e pare che prima di legarsi all'Inter nel 2019 ci sia stato un tentativo di riportarlo alla Juventus da parte della dirigenza con Agnelli contrario al suo ritorno- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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