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Le Ducati fanno paura, la Yamaha ha paura

Martin e Bastianini davanti a tutti (9° Bagnaia). Il campione del mondo solo 11°

Le Ducati fanno paura, la Yamaha ha paura

Largo ai giovani. La qualifica nella sera di Doha regala le prime sorprese con i pretendenti al titolo che deludono e la nuova generazione che avanza. Davanti a tutti scatteranno oggi le Ducati dei team satellite con lo spagnolo Jorge Martin di Pramac Racing in pole con uno strepitoso 1'53"011. Dietro a soli 147 millesimi, il nostro Enea Bastianini (Gresini Racing) che festeggia con un risultato inaspettato il ritorno del team di Faenza nella categoria regina come team indipendente. «Siamo veloci almeno sul giro secco», confessa Martin, «ma per essere veramente competitivi per la gara dobbiamo fare un passo avanti. Il podio è alla nostra portata, ma punto più in alto». Rookie 2021 come Bastianini, Martin frena a fatica quell'irruenza che gli ha permesso di conquistare lo scorso anno ben 4 pole, una vittoria e tre podi.

La forza della Bestia lascia invece spazio alla commozione: «Credo che se ci fosse il boss sarebbe contento», la dedica a Fausto Gresini, scomparso il 23 febbraio dello scorso anno. «Non potevamo iniziare in modo migliore. Abbiamo lavorato molto per migliorare le qualifiche. Peccato solo per la penultima curva non perfetta, forse avrei potuto fare ancora meglio». Completa la prima fila Marc Marquez con una prestazione che conferma il suo stato di forma. Terzo e staccato di soli 272 millesimi lo spagnolo del Team Honda che ha fatto la sua prestazione sfruttando la scia della Ducati ufficiale di Pecco Bagnaia.

Partito tra i grandi favoriti, Bagnaia ha chiuso invece solo 9°. Meglio di lui, il compagno di squadra Miller, 4°. Tra i grandi delusi della notte di Losail anche il campione del Mondo Fabio Quartararo. «Spingo al limite ma ci manca aderenza al posteriore. Questo resta il problema principale. Non abbiamo molto tempo ma dobbiamo fare qualcosa. Al momento posso solo spingere al massimo. Ho dato il 100%, ma non è bastato per andare oltre l'undicesimo posto».

L'allarme del francese è confermato dal dodicesimo posto del compagno di squadra Franco Morbidelli.

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