Le due in testa con troppi ko, psyco Conte, la Dea e... Gasp

Brutto calcio ma i risultati premiano Chivu e Gasperini mentre il campione in carica, Conte, va in analisi

Le due in testa con troppi ko, psyco Conte, la Dea e... Gasp
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Inter e Roma in testa alla classifica, con tre sconfitte in casella. È il bignamino della serie A, torneo nel quale basta una vittoria per andare in paradiso e un pareggio per entrare in crisi. Brutto calcio ma i risultati premiano Chivu e Gasperini mentre il campione in carica, Conte, va in analisi. A differenza dell'Eintracht, il Bologna non ha fatto catenaccio e dunque il Napoli è passato dal pareggio alla sconfitta. Netta, contro un avversario che non ha goduto di due giorni di riposo come i partenopei apatici e nervosi, zero tiri in porta, sfiancati a livello agonistico dal Bologna reattivo, quello del Napoli, cinque volte battuto tra Italia ed Europa, diventa un caso da studiare, il suo allenatore non riesce a trovare o capire il calo di energie che sono poi il suo credo e slitta vilmente nelle parole "o non sto facendo un buon lavoro o qualcuno forse non mi vuole sentire, non ho voglia di accompagnare un morto", il raffinato eloquio del salentino spiega lo stato dell'essere, sarebbe doveroso l'intervento di De Laurentiis, oltre alla reazione dei defunti. Sta male anche l'Atalanta superata in tutto dal Sassuolo, gioco, ritmo, gol, l'euforia di Marsiglia, non letta come si doveva, è durata una notte, la batosta di ieri è stata pesante, la tifoseria bergamasca non ha assorbito Juric, costretta ad assistere al giubileo di Gasperini che, in silenzio, ha portato la Roma in testa alla classifica.

Sulla Juventus non si può aggiungere altro che già non si sappia: Spalletti fa i conti con un gruppo di evidenti limiti, caratteriali e tecnici, i tre attaccanti schierati nel derby hanno sbagliato partita, la discussione da asilo infantile tra Adzic e Zhegrova, sull'ultimo calcio d'angolo, è un segnale di individualismo che, storicamente, non ha fatto parte del comportamento dei bianconeri. Football lento e cafone dovunque, arbitri in linea con la mediocrità totale. Da oggi il compito di Rino Gattuso sarà quello di riordinare il poco trasformandolo in molto.

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