«Dzeko l'ho affrontato in Inghilterra e anche lo scorso anno in Champions. È un grande giocatore, ha le qualità giuste per giocare in Italia e lottare contro il catenaccio del calcio italiano». È il benvenuto di Mapou Yanga Mbiwa al bosniaco con il quale c'è già un accordo. La Roma sta dando una accelerata alla trattativa, gli inglesi chiedono 28 milioni, Sabatini è convinto di portarlo via con 25, bonus compresi. Le probabilità sono alte, Dzeko arriva con qualche stagione di ritardo in serie A, cercato in passato da Juventus, Inter e Milan, adesso alla soglia della trentina sembra fatta anche se non viene da una stagione esaltante. La media realizzativa però resta importante, è ambidestro, buon colpitore di testa. Bisognerebbe poi chiedere a Yanga Mbiwa cosa intende per centravanti adatto a lottare contro il catenaccio italiano, ma probabilmente lo sappiamo meglio noi, anche se certi termini ci sono urticanti. Comunque non sarà così semplice portarlo a Roma, anche se il City ha già individuato il sostituto. Il designato è Gonzalo Higuain, clausola rescissoria di 94 milioni e spazzola ma di certo De Laurentiis (molto vicino a Allan) con 70 si lascerebbe commuovere. «Per Higuain non ci è arrivato nulla - ha dichiarato il ds Cristiano Giuntoli -, anche perché non è in vendita». Incedibile e senza alternative, Perotti non è una prima punta, sullo sfondo Ciro Immobile ai ferri corti con il Dortmund, ma sul napoletano puntano anche Roma, Fiorentina e Siviglia che cerca un centravanti dopo la cessione di Carlos Bacca. Il colombiano non ha una grande media realizzativa, meglio Luiz Adriano al netto della lega in cui i due bomber hanno giocato la scorsa stagione, uno in Spagna, l'altro in Ucraina. La voce insistente è che Bacca sia abituato a giocare da solo, punta centrale e unica, ma se vorrà mettere insieme un minimo di presenze, la palla a Ibra dovrà passarla.
Lo svedese al momento è solo un obiettivo di mercato ma arrivano in continuazione segnali di grande ottimismo. Il Psg sta premendo forte per arrivare a Cristiano Ronaldo o Karim Benzema, niente è impossibile per Mansour. Già a inizio stagione più di un rumor dava Gonzalo Higuain a Parigi. Mansour ha tanti soldi ma di tanti centravanti non se ne fa niente, è Ibra il designato a lasciare, ma senza fretta: «Potrei anche andare in Bundesliga», l'ultima sua dichiarazione.
Quasi irreale ma su Fernando Llorente c'è un'asta: Monaco, Barcellona e Madrid. Rafa Benitez insiste ma Florentino Perez non è convinto (punta più su Vidal), il Monaco si è mosso per primo e sembra il più vicino al basco, ma c'è una novità dell'ultima ora: «Fernando al Porto? Può succedere. Lui vuole giocare con continuità per non perdere la nazionale spagnola», ha rivelato il fratello di Fernando che gli fa da agente. In partenza anche Mario Gomez, pure lui reduce da una stagione mediocre. In caso di cessione del tedesco, ma per ora l'unico a farsi avanti è stato il Besiktas, la Fiorentina avrebbe già pronta l'alternativa Mattia Destro, altro bomber in cerca di rivincite, solo tre gol durante i sei mesi di Milan. Poi ci sarebbe lo svincolato Giampaolo Pazzini. Il suo arrivo all'Inter (praticamente fatto Jovetic a 20mln) sembrava il decollo definitivo, invece solo stagioni in discesa. Verona era una destinazione gradita al fianco di Toni, poi è uscita l'idea Sampdoria che però il presidente Massimo Ferrero ha stroncato: «Pazzini non arriva, nè da solo, nè con Cassano che è il suo peggior nemico».
In attesa di conoscere un dettaglio in più dal presidente, fari sull'uruguaiano Felipe Avenatti pagato due stagioni fa 4 milioni dalla Ternana. Fisico possente, 22 anni, mancino, non ha disputato una stagione strabiliante ma è entrato nei radar di Leeds, Aston Villa, West Ham e Newcastle. La Fiorentina ci sta pensando.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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