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E anche le nostre fate sono una favola

Storico oro nell'all around per la squadra italiana ai campionati europei

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Ci sono giorni in cui capisci che il vento è cambiato e la ruota ha già fatto un bel giro e ha ancora molto da girare. Ieri a Monaco di Baviera, è stato uno di questi giorni. L'Italia della ginnastica artistica ha conquistato con Asia D'Amato, Martina Maggio, Alice D'Amato, Giorgia Villa ed Angela Andreoli (riserva qualificata ed esordiente 16enne) uno storico oro nell'all around, il concorso generale che significa una cosa innanzitutto: che la squadra c'è. Che l'Italia della ginnastica non ha più solo ottime soliste, ma un coro di argomenti e acuti per stare davanti a tutti. Per trovare un risultato simile, a livello continentale, occorre scorrere gli annali a ritroso fino a Volos 2006. Ma la cronaca più recente dice ormai altro. Dopo la doppietta storica di venerdì, sempre con Asia D'Amato in oro e Martina Maggio in bronzo nell'individuale all around, dopo l'oro del team junior - perché anche le govanisisme vanno fortissimo -, il quarto posto ai Giochi di Tokyo della scorsa estate assume un ulteriore sfumatura di grandezza e certezza: quel piazzamento non fu un caso. Staccando di 4 punti, con un perentorio 165.163, la corazzata britannica e poi le tedesche, padrone di casa, da ieri le fate dell'artistica italiana hanno trovato la via per l'incantesimo, come le pluripremiate, ormai leggendarie, farfalle della ritmica: questo è il futuro. Il domani risiede nella grazia e nella tenacia di questa nuova generazione che ha forse faticato ad emergere, ma che ora è sbocciata. E lo fa proprio nel momento in cui Vanessa Ferrari, l'inossidabile capitana e pioniera dei successi più grandi, è ancora ai box, dopo la doppia operazione ai tendini d'inizio anno. L'alba dei suoi 30 anni le impone comunque di centellinare il suo futuro da atleta. Dopo il commovente argento olimpico di Tokyo, per la bresciana, infatti, Parigi 2024 potrebbe essere vicino, ma anche lontano. Discorso diverso per la Bergamo di Villa o la Brianza di Maggio e poi per i 19 anni delle gemelle di Genova, Asia e Alice D'Amato, con la prima a fare da quattro per quattro dei successi. Prima delle medaglie di questi giorni, infatti, Asia si è già laureata bronzo mondiale a squadre 2019 e argento mondiale al volteggio nel 2021, prima italiana a riuscirci, proprio come Ferrari fu la prima azzurra europea al corpo libero, ormai 15 anni fa.

Oggi non è finita: ci sono le finali individuali. Coach Enrico Casella ha predicato calma e mandato tutte a letto presto. Al volteggio ci sarà Asia D'Amato, nella sua specialità d'elezione. Alle parallele Giorgia Villa e Alice D'Amato; al corpo libero, Martina Maggio e Angela Andreoli, la più giovane. Giorgia Villa e ancora Asia D'Amato chiuderanno alla trave.

Vietato non sognare ancora.

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