Con al collo i sassi del suo egoismo l'Emporio Armani, stritolato (90-63) dal Panathinaikos del feroce Ivanovic, finisce in fondo al mare europeo dove trova le altre sei sorelle italiane battute in questa settimana di trasferte senza gloria. Non siamo noi che possiamo dettare legge all'eurobasket, è il mondo degli altri, anche quelli meno ricchi, che ci dice di rivedere un po' l'atteggiamento. Ieri sera ad Oaka l'orchestra del maestro Diamantidis (8 assist) ha mandato in corto Hackett, Gentile, il Kleiza che temevamo potesse diventare così, Marshon Brooks farfallino amoroso, non ha tenuto in difesa l'inizio travolgente dei greci che 7 giorni prima avevano massacrato l'ex maestro Obradovic col Fenerbahce, si è mangiata le poche e confuse idee dell'Emporio mettendolo subito dietro la lavagna: 23-13, con superiorità nel tiro, a rimbalzo, nella voglia di giocare come si dovrebbe in eurolega.
A parte Moss, unico a morsicare sempre, Ragland, 13 ma all'inizio, a parte Samardo Samuels (18 p.) che ha sofferto Batista, ma globalmente è stato l'unico a discreto livello. Il secondo quarto è stato un altro tormento, 44-30, dove si nota che non c'è una parte del barcone biancorosso dove non entri acqua. Ma è il terzo quarto quello della resa senza condizioni, parziale di 8-0, una goccia che scava nell'evidente malumore di gruppo della squadra di Banchi dove il superio castra regolarmente l'accenno di gioco. Lo abbiamo visto anche nelle altre recite delle italiane in Europa. Sassari, ad esempio, a Madrid vedeva la palla viaggiare a cento all'ora nelle mani del Real, mentre la Dinamo, come del resto Milano, affogava nell'uno contro cinque che ti avvelena.
Dicevamo del terzo quarto ad Atene finito con un mortificante 71-43 che spiega proprio tutto.
Non era una partita chiave, la corsa di Milano comincerà da giovedì al Forum contro i polacchi del Turow che hanno battuto un Bayern non così forte come hanno cercato di farci credere i cantori del successo milanese a Monaco. Era però un esame prima della trasferta di lunedi a Reggio Emilia, dopo il tonfo di Avellino. Bocciatura per tutti e i pentimenti finali sono un regalo ai buonisti del loggione milanese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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