Due secondi cinquecentoventiquattro. È quanto ammonta il distacco tra Marc Marquez e Jack Miller, secondo del sabato di prove ufficiali e il primo degli umani. Perché Marc Marquez ieri ha dato prova ammesso che ce ne fosse ancora bisogno di essere un marcziano, un alieno sceso sul pianeta del motomondo per dominarlo senza se e senza ma. Quella di Brno, in Repubblica Ceca, sede della decima tappa della stagione, è una performance mostruosa, di un'incoscienza e spensieratezza senza eguali. Con la pole praticamente già in tasca, lo spagnolo della Honda ha danzato sull'asfalto umido di Brno e con gomme slick, nonostante la pioggia intermittente, e mentre gli altri rimanevano con le rain, ha cambiato la moto ed ha staccato di oltre 25 il suo diretto inseguitore, Miller, anche lui con le slick e scivolato nel tentativo di avvicinare il tempo di Marquez.
«Se fossi caduto, ai box mi avrebbero ammazzato...», dirà un euforico Marc subito dopo aver ottenuto la 58esima pole position che gli permette di raggiungere in cima alla classifica dei record una leggenda come Mick Doohan. «Forse ho preso troppi rischi, è vero, vista la situazione che abbiamo in campionato. Ma confessa Marquez -, questa pole la volevo ed è diversa. Ho visto che c'erano le condizioni per mettere le slick, poi però si è messo a piovere e per quei due giri finali ero anche agitato. È stato divertente e rischioso: in alcune curve devi staccare il cervello...». Quest'oggi Marquez può eguagliare Mike Hailwood a quota 76 successi e diventare il quarto pilota più vincente di sempre. A soli 26 anni d'età, davanti al pilota spagnolo resterebbero soltanto Agostini, con 122 vittorie, Rossi (115) e Angel Nieto 90.
Ma ogni gara ha una storia a sé ed oggi è molto probabile che si giri sull'asciutto e non su pista mista-bagnata. «Marquez e Miller hanno fatto un capolavoro, hanno preso un bel rischio e ha pagato», è il primo commento di Andrea Dovizioso, l'uomo da battere a detta dello spagnolo dopo il trionfo dello scorso anno su Lorenzo (ancora a casa infortunato), Marquez e Valentino Rossi, ieri 7° ed il migliore delle Yamaha.
«Siamo messi bene sia con l'asciutto che con il bagnato spiega Dovizioso, oggi al via dalla seconda fila -. Siamo veloci e in linea con Marc». Infine, giornata da dimenticare per Andrea Iannone: 23° ed ultimo con l'Aprilia.
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