E Pioli va... all'attacco per il futuro del calcio

Sprona i suoi ma vuole anche il divieto di retropassaggio "dopo il centrocampo"

E Pioli va... all'attacco per il futuro del calcio

Milano. Pioli va all'attacco. Su tutta la linea. Sulla concorrenza, tanto per cominciare: «Il Napoli capolista? Me l'aspettavo». Sulla spina nel fianco costituita dagli infortuni numerosi accumulati dopo appena 5 turni: «Quelli muscolari sono soltanto due, Kessie e Krunic, gli altri sono affaticamenti muscolari oppure infiammazioni conseguenza del calendario, si gioca ogni 3 giorni. Finora la rappresentazione fornita degli infortuni non è stata corretta». All'elenco doloroso c'è da aggiungere Florenzi, fermato da un'ammaccatura al ginocchio mentre sono da cancellare Calabria e Giroud, tornati in gruppo e perciò utilizzabili, da inizio o partita in corso l'unico dubbio da sciogliere.

A proposito del mercato infine Pioli è categorico: «Non cerchiamo un terzo portiere al posto di Plizzari operato e fuori per tre mesi, abbiamo giovani di valore». Si vede e si capisce che Stefano Pioli ha voglia di non fermarsi qui, specie adesso che viaggia verso La Spezia dove qualche mese prima andò incontro al primo clamoroso ruzzolone della sorprendente stagione chiusa alla fine col secondo posto. «Non pensiamo al torneo passato, pensiamo a oggi, servirà una partita seria» è il messaggio ai naviganti rossoneri che hanno cominciato a colmare qualche lacuna passata (tre su tre i successi domestici rispetto agli stenti di un campionato fa) e sui quali brucia ancora quella sconfitta (con Ibra in campo, dettaglio da aggiungere).

Pioli va all'attacco soprattutto quando racconta di Maignan («l'ho scoperto vedendolo giocare con il Lille sfidato in Europa league, disponibile e scrupoloso») e delle riforme che possono servire al calcio e in particolare a quello italiano per affrancarsi dall'etichetta attuale e dall'accusa di dar vita a sfide a bassa intensità per via delle eccessive interruzioni, spesso tattiche. «I 5 cambi - è la sua opinione - sono importantissimi ma aggiungerei il gioco effettivo e il time out nel primo tempo per dare modo all'allenatore di chiarire alcuni concetti. Infine penserei alla più rivoluzionaria di tutte: e cioè una volta superata la metà campo, divieto di tornare indietro, obbligando così a giocare in avanti». Non male, a dire il vero. Naturalmente ci vorrà del tempo, molto tempo ma nel frattempo se il suo Milan dovesse applicare il suggerimento potrebbe anche raccogliere frutti insperati.

Anche se resta l'emergenza resta proprio in attacco dove Giroud può tornare, ma dalla panchina, è la previsione con Pellegri di scorta. Idem per Calabria rimpiazzato da Kalulu. Probabile riposo per Sandro Tonali e per Diaz che han giocato sempre: scontato Kessie per il primo, Daniel Maldini per il secondo.

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