Ieri, 21 settembre, giorno dedicato a san Matteo evangelista, è cominciato l'inseguimento all'Inter capolista. «Non bisogna farli scappare troppo» l'incipit serio di Mihajlovic che ha poi ceduto alla battuta («i cavalli vincenti si vedono all'arrivo e noi siamo cavalli vincenti») e allo sfottò nei confronti del sodale Roberto Mancini («cosa gli invidio? il taglio dei capelli, non il...colore»). Buona idea. Ma per dare spessore a questo piano ambizioso è indispensabile non prendere gol com'è successo di recente anche al suo Milan. I numeri, in tal senso, sono impietosi. Basti pensare che negli ultimi due anni il totale dei gol incassati dalla famigerata difesa degli ex invincibili è da capogiri: 99, una valanga di gol insomma. Ha segnalato il tecnico serbo: «Abbiamo preso gol in ogni partita ufficiale tranne che col Perugia e sarebbe ora di chiudere una partita senza gol subiti». Il che farebbe pensare a un qualche rivolgimento dell'assetto difensivo ma non è questo l'antidoto giusto perché con ogni schieramento il risultato è rimasto identico, la differenza deve farla l'organizzazione collettiva specie dinanzi a un paio di rivali (stasera Udinese, domenica il Genoa) che non sembrano particolarmente dotate in attacco.
L'inseguimento può cominciare allora solo se il Milan riuscisse a blindare la porta e a confermare le qualità dell'attacco nel quale Balotelli continua a rappresentare l'asso da schierare al momento giusto anche in versione tre-quartista come ha sostenuto sabato notte il presidente («se lo dice Berlusconi, può essere» la chiosa dell'allenatore). Che il nuovo Balotelli si sia inserito felicemente nel gruppo è testimoniato anche dalla foto pubblicata da Bacca su Instagram con la didascalia: «Con superMario rumbo a Udine, vamos che vamos». Forse sarebbe consigliabile un minore entusiasmo visto che lo scenario non è esaltante. «Siamo contati, cambierò il meno possibile» è la traccia fornita da Mihajlovic che può inserire a centrocampo Poli (o De Jong) al posto del «trattore» Kucka e confermare Calabria terzino (elogiato anche da Prandelli) al pari di Montolivo del quale è venuto fuori un dato molto interessante (contro il Palermo ha effettuato 38 passaggi, di questi solo uno è risultato sbagliato). «Serve cattiveria anche nel difendere non solo nell'attaccare» è il messaggio finale affidato ai suoi. L'Inter, con 6 punti avanti, ha un bel numero da far brillare: 1 solo gol subito in 4 partite.
INTER12
TORINO10
FIORENTINA9
ROMA8
SASSUOLO8
CHIEVO7
SAMPDORIA7
PALERMO7
MILAN6
LAZIO6
NAPOLI5
ATALANTA 5
JUVENTUS 4
EMPOLI 4
VERONA 3
GENOA 3
BOLOGNA 3
UDINESE 3
CARPI1
FROSINONE0
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