C' è sempre un modo per passare alla storia (di un club) e Gonzalo Higuain ne ha scelto uno originale: ha deciso lui per il Milan, ha carezzato una visione. In fondo ne è stato un benefattore. Ha capito, prima del club, di non essere centravanti adatto a questa squadra. I fatti gli hanno dato ragione: il Milan si coccola Piatek e l'ha scampata bella. Con il mugugnante Pipita non sarebbe andato lontano, con il ragazzone dagli occhi da killer calcistico, ed una sola parola (gol) nel vocabolario, potrebbe salire ancora nella credibilità generale.
Dunque sono d'obbligo i ringraziamenti del mondo rossonero al centravanti traumatizzato da manie di grandezza e dalla mancanza del maestro Sarri, ma va interpretata l'elevata intuizione dell'argentino: il Pipita aveva l'ossessione del gol, e voleva tutti al suo servizio. Piatek è disposto al dialogo, a rimboccarsi le maniche, ad aprire varchi, far salire la squadra: parte, appena intravede un corridoio, per invitare i compagni al lancio in verticale. Pipita lavorava con eleganza e di fioretto. Il polacco si infila nei varchi con prepotenza mentale e fisica: va a sbattere contro muraglie di teste e corpi, sicuro di farli crollare e sbucarne fuori per incrociare il pallone. Pipita ha stile ineguagliabile, il ragazzo Pum Pum Pum riesce a miscelare potenza fisica a colpi di stile (visti in un paio di gol) che lo hanno già comparato a Shevchenko, Van Basten e vai con la fantasia. Ovviamente i paragoni potranno0 solo rovinargli il futuro, soprattutto quando la macchina da gol troverà qualche inceppo: com'è capitato a tutti. Ma intanto il Milan si gode la scelta.
Aggiungiamo che il cognome, in polacco significa Venerdì, sostiene fascino e carisma che Higuain invidierà. Venerdì è il giorno di Venere, dea della bellezza. Di venerdì è morto Gesù, i romani lo consideravano giorno per pagare tasse ed eseguire condanne a morte.
Cristoforo Colombo salpò un venerdì per scoprire l'America. Per intendere una stranezza si dice: Ti manca un venerdì. Ecco, appunto: invece il Milan ha ritrovato un Venerdì. E una certa normalità. L'Inter ci provò con Sabato, ma non fece lo stesso effetto.
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