Ecco il Tour 2022. Anzi, no: il Giro d'Europa

Da Copenhagen al Belgio, tratti della Roubaix e Svizzera. Torna l'Alpe d'Huez

Ecco il Tour 2022. Anzi, no: il Giro d'Europa

Finalmente tutti assieme senza distanziamento nel Palais des Congrès come prima della pandemia. C'è voglia di incontrarsi e salutarsi, e questo Tour lo dice a chiare lettere, presentando la nuova edizione - la numero 109 - che scatterà il 1° di luglio per concludersi come da tradizione a Parigi il 24. Più che un giro di Francia è un bel giro d'Europa, che partirà dalla Danimarca, a Copenhagen, passando però anche per Belgio e Svizzera, e attraverserà anche qualche tratto di pavé della Roubaix. È un Tour aperto all'Europa e alle donne, visto che nel 2022 tornerà anche l'edizione femminile (otto tappe, ndr), che mancava dal calendario dal 2009. Quello coniugato al maschile tornerà anche sull'Alpe d'Huez, cima mitica che metterà alla prova anche l'ultra favorito, Tadej Pogacar, maglia gialla a Parigi negli ultimi due anni. Si partirà di venerdì e non di sabato, con una cronometro (13 km, ndr) che sorride al nostro Filippo Ganna, sempre che il campione del mondo del tic tac decida di venire a correre per la prima volta in carriera la Grande Boucle. Dopo tre tappe in terra di Danimarca, la Francia. «Ripartiremo da Dunkerque. Sei cote da affrontare sulla strada di Calais. Sulla strada verso Arenberg affronteremo 11 settori di pavé per un totale di venti chilometri», ha spiegato il direttore Prudhomme.

Il primo arrivo in salita sarà quello della Super Planche des Belles Filles, con il suo traguardo in sterrato. Poi ci sarà lo sconfinamento in Svizzera e quindi le salite del Massiccio del Jura con il Col de Mosses, il Col de la Croix e il Pas de Morgins prima di arrivare a Morzine dove ci sarà la prima giornata di riposo. La corsa riprenderà il proprio cammino per Megeve con una frazione non durissima, ma attenzione alla tappa seguente con i Lacets de Montvernier, il Telegraph, il Galibier e il Col du Granon, dove il Tour non sale dal 1986. Il giorno seguente ancora il Galibier, la Croix de Fer e l'arrivo all'Alpe d'Huez. «Saranno due tappe brevi ma decisamente impegnative», ha avvertito Prudhomme. Si finisce con i Pirenei. «Col d'Aspin, Val Louron e l'arrivo a Peyragudes ha aggiunto il direttore -.

Ripartiremo da Lourdes con l'Aubisque e il Col de Spandelles prima di salire al traguardo di Hautacam. E per finire, la grande festa di Parigi, con il passaggio di testimone alla prima edizione del Tour de France Femmes».

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