Bisogna saper vincere. Grandi campionesse in campo, almeno per un giorno, ma non altrettanto efficaci nelle pubbliche relazioni. Paola Egonu è tornata finalmente quella che viene reputata la più grande pallavolista del mondo, ma si è persa in una polemica inutile, una ripicca che si poteva evitare. È chiaro che nemmeno la conquista del titolo europeo sabato sera a Belgrado contro la Serbia, può far dimenticare la brutta uscita di scena dalle Olimpiadi di Tokyo, guarda caso contro lo stesso avversario, ma Paola dopo il trionfo ha sbagliato l'ultima schiacciata, affidandosi come al solito ai social per postare un soddisfatto: «Dopo tutta la m... siamo campionesse d'Europa». Vero, ma proprio la grande galoppata europea, con il trionfo finale in casa della squadra che a Tokyo le aveva umiliate, ha scoperto nuovamente il nervo della brutta eliminazione olimpica, perché le azzurre hanno dimostrato che questa Serbia poteva essere battuta anche alle Olimpiadi e, in fondo, come molti avevano sottolineato, quella di Tokyo era stata un'occasione persa.
Ma si è grandi campionesse anche sapendo accettare le critiche, soprattutto quelle giuste del dopo Tokyo, se è vero che lo stesso ct azzurro Mazzanti aveva bacchettato le sue ragazze, a suo dire troppo distratte dai social. Ebbene, non appena i risultati glielo hanno consentito, ecco che le ragazze della pallavolo si sono prese la rivincita proprio sui social, per rinfacciare a tutti le critiche olimpiche.
Ma forse quella che ha saputo usare meglio i post è stata la capitana Miriam Sylla che senza bisogno di polemiche ha detto la cosa più saggia: «Lo sport insegna che a un fallimento segue sempre una rivincita». Già, fallimento e rivincita, le parole giuste per spiegare la metamorfosi. Altro che m...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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