«Il Milan fuori dall'Europa è terribile, da buon tifoso spero sempre nella prossima stagione». Il grido di dolore di Pier Silvio Berlusconi da Santa Margherita è la fotografia dell'attuale Milan, escluso dall'Europa league, abbandonato da qualche tifoso eccellente («sono quasi totalmente d'accordo con Abatantuono che non se la sente di tifare per un fondo» la battuta) e alla ricerca di un indecifrabile mercato che tenga conto dei limiti imposti dal FFP e delle promesse di risoluto rilancio tecnico. «Maldini mi piace, Boban è intelligente: sono pezzi del Milan di mio padre, è inevitabile che guardi a loro con grande fiducia» l'attestato. «Il calcio dev'essere cuore, passione, ma bisogna sperare che questi investitori, i quali guardano agli interessi finanziari sopra ogni altra cosa, riescano alla fine a fare il bene anche delle squadre» il disincanto del milanista Pier Silvio mai tentato dall'idea di riprendere in futuro il club rossonero.
Sul punto meglio essere realisti: «La vedo dura. Ho già abbastanza complicazioni con Mediaset». È forse la fine della favola che cede il passo alla realtà deludente («da quando il Milan non è più nostro, spesso non lo guardo»). Giudizio sospeso sulla prossima squadra. Due le pedine appena arrivate, Kurtic e Theo Hernandez che potrebbe portare allo spostamento di Rodriguez nei centrali difensivi: profilo medio. Troppo poco ancora. Non solo. Ma qualche assalto mancato, a cominciare da Sensi finito all'Inter e difficoltà nel chiudere trattative come Veretout, rallentano la costruzione del puzzle.
«Maldini e Boban devono portare giocatori da Milan» è il consiglio-ammonimento di Fabio Capello che di Cutrone, considerato una potenziale plus-valenza, suggerisce l'utilizzo migliore. «Per entrare a partita in corso dalla panchina chi c'è meglio di lui?».FOrd
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