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Embolia polmonare, Antibo è grave

L'ex campione di mezzofondo operato un mese fa per limitare l'epilessia

Embolia polmonare, Antibo è grave

La corsa più dura. L'ex campione del mezzofondo italiano Salvatore Antibo è in condizioni critiche a causa di un'embolia polmonare.

Da trent'anni a questa parte, il campione azzurro non ha pace. Ha sofferto e continua a soffrire molto. Ormai è noto che il siciliano di Altofonte, 59 anni appena compiuti, convive con l'epilessia. La sua vita ha avuto un primo ed un secondo tempo: all'inizio le soddisfazioni e i successi in pista, come l'argento olimpico a Seul '88 e la clamorosa doppietta agli Europei di Spalato del 1990; poi la malattia che si aggrava giorno dopo giorno. Un male che si rivela durante i mondiali di Tokyo del 1991, in cui Antibo arriva da favorito. Il siciliano scopre che qualcosa nel suo fisico non va. Da quel momento, inizia il calvario: due crisi epilettiche al giorno, a volte anche quattro, per un totale di circa 60 crisi al mese. «Non c'è nulla da fare, la porterò con me per tutta la vita con la speranza che un giorno arrivi un farmaco che possa migliorare le mie condizioni, ma devo sempre avere una persona accanto perché se cado a terra rischio di morire. Totò non c'è più, Totò è scomparso, Totò risale a 30 anni, io sono fuori dall'atletica, fuori dalla federazione perché sono malato». Queste le parole di Antibo, toccanti e sentite, con un po' di malinconia ripensando al campione che fu. In più lo sfogo: «Malato e dimenticato. Una vergogna». Dichiarazioni che erano risuonate pesanti come un macigno.

A inizio febbraio, però, una piccola speranza: Antibo si sottopone a un intervento. All'ospedale di Germaneto (Catanzaro) gli viene applicato uno stimolatore per ridurre il numero elevato di crisi epilettiche che per circa trent'anni ne hanno compromesso fortemente le condizioni di salute. «Operarmi è stata la mia gara più bella, finalmente potrò uscire di casa», il suo commento. Ieri, però, un altro capitolo, l'ennesimo, della sua sfortunata storia personale. In queste ore è ricoverato all'ospedale Civico di Palermo in terapia intensiva a causa di una embolia polmonare che non sarebbe però da collegare al Covid. Le sue condizioni sono critiche.

Forza Totò.

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