La Francia di Didier Deschamps è uscita clamorosamente agli ottavi di finale di Euro 2020 per mano della Svizzera di Petkovic che si è battuta con le unghie e con i denti meritando di passare il turno dopo i calci di rigore. I Galletti sono apparsi troppo apatici e timorosi nel primo tempo, salvo poi riprendersi nella seconda frazione, fino ad arrivare al 3-1 parziale che non è però servito a vincere la partita con gli elvetici a rimontare fino al 3-3 tra il minuto 81 e il minuto 90'.
Deschamps, vista l'apatia dei suoi nella prima frazione, ha tolto il difensore Lenglet per inserire l'ex Juventus Kingsley Coman, per dare velocità e imprevedibilità alla manovra. Il giocatore del Bayern è stato poi sostituito nuovamente al minuto 111' della partita da Marcus Thuram ma si è scatenato il caos tra il calciatore e il commissario tecnico in quanto Coman non sarebbe voluto uscire dal campo nonostante una botta rimediata poco prima.
La ricostruzione
Coman prende una botta al minuto 96' della partita e fa fatica a rimanere in campo di continuare a giocare. Deschamps in un primo momento, lo accontenta e lo lascia in campo per valutarne le condizioni ma al minuto 111' decide di toglierlo dal campo in favore di Thuram jr e i due sono stati pizzicati dalle telecamere a discutere animatamente, gesticolando in maniera vistosa.
Secondo quanto riporta il Mundo Deportivo, infatti, a separare i due ci ha pensato un altro ex Juventus, Paul Pogba. Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Bild, invece, il commissario tecnico nonostante abbia apprezzato la sua voglia di restare in campo dolorante pare abbia voluto impartirgli una lezione. Che sia vero o no non è dato a sapersi ma sicuramente il gesto distensivo di Pogba non può non essere sottolineato.
Deschamps, chapeau
Al termine del match le telecamere hanno pizzicato Deschamps andare sotto lo spicchio dei tifosi francesi per ringraziarli e in conferenza stampa ha dimostrato di essere una persona in grado di saper perdere: "Dove è nata la sconfitta? All'80'. Perché avevamo sbagliato il primo tempo, correggendo facendo tutto quel che potevamo fare, fino al 3-1 per noi. Poi un poi di febbrilità ha rimesso in corsa la Svizzera, che ha fatto due gol. Fa male ma è il calcio, dobbiamo accettarlo. Abbiamo vissuto momenti incredibili con un gruppo unito. La difesa a 3? L'abbiamo già sperimentata 2-3 volte nelle qualificazioni e nelle amichevoli. Nonostante abbiamo sbagliato il primo tempo va dato atto alla Svizzera di aver fatto una grande partita, ma l'avevamo recuperata, eravamo sulla strada giusta. Io sono tranquillo.
Il calcio è fatto così: quando vinci è merito dei giocatori, quando perdi è colpa dell'allenatore. Mi assumo le responsabilità di questa sconfitta, ma va accettata. Fa male, però ci saranno dei domani più felici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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