Non siamo mica fessi. In McLaren hanno capito che anche le regole più inflessibili offrono una scappatoia e così le famose papaya rules finiscono nel cestino alla vigilia della gara che può confermare o ribaltare il risultato con cui si è arrivati fin qui. Se ci sarà da chiedere a Oscar di lasciare la posizione a Lando per impedire a Verstappen di fregare tutti, dal muretto del team di Andrea Stella arriveranno gli ordini giusti. Con la certezza che Piastri non giocherà brutti scherzi. Una scelta logica perché va bene garantire la parità di chance ai due piloti, ma bendarsi gli occhi di fronte ad un'eventualità che potrebbe favorire il terzo incomodo non sarebbe più un esempio di lealtà, ma un esempio di suicidio sportivo che passerebbe alla storia. E in McLaren hanno deciso che è meglio passare alla storia vincendo anche il Mondiale Piloti che manca dal 2008 quando Lewis Hamilton lo soffiò all'ultimo metro dell'ultima gara a Felipe Massa.
L'ultimo venerdì dell'anno ci racconta di un Norris decisamente tranquillo. È stato il più veloce in Fp1, in Fp2 e pure nel passo gara. Ha tra le mani la miglior macchina in pista, con Max rimasto a 0363 alla ricerca del solito miracolo Red Bull del venerdì notte, quello che spesso quest'anno ha trasformato la monoposto di Verstappen. Max non ha nulla da perdere perché arriva da lontano, ha ancora 12 punti da recuperare, ma è di fronte a un'impresa impossibile: è obbligato a vincere sperando che Norris finisca giù dal podio. Russell sembra l'unico in grado di poterlo aiutare. Chi ha tutto da perdere è Norris che deve evitare errori.
Se riuscirà a tenere sotto controllo le emozioni, domenica sera avremo un nuovo campione del mondo. In fin dei conti non sarebbe neppure il meno meritevole del gruppo. Tv: pole 15 (Sky, diff. TV8 17), domani gp 14 (diff. 17)