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F1, sparita l'auto di Bianchi: il mistero dopo la tragedia

Troppi aspetti non tornano: la macchina sequestrata in fretta, le comunicazioni radio e le responsabilità della Fia

F1, sparita l'auto di Bianchi: il mistero dopo la tragedia

Una fitta rete di misteri si intrecciano attorno all'incidente di Jules Bianchi. A meno di un mese dai tragici fatti di Suzuka, il mondo della Formula 1 deve fare i conti con le troppe incongruenze che aleggiano attorno all'incidente che ha scoinvolto il pilota francese. Dalla macchina sequestrata in tutta fretta alle comunicazioni radio della Marussia, che avrebbe ordinato di spingere sull'acceleratore nonostante il diluvio, fino alle responsabilità della Fia. Troppi aspetti non tornano.

Nell'ultima analisi della telemetria la commissione imbastita frettolosamente da Jean Todt avrebbe rilevato una anomalia. "A controllo ormai perso la macchina di Bianchi avrebbe accelerato invece di rallentare - riporta Marco Mensurati su Repubblica - come se il pilota invece di frenare avesse spinto sull'acceleratore". Un comportamento che, secondo gli investigatori, sarebbe stato dettato da un mal funzionamento del brake by wire, la tecnologia che a partire da quest'anno è andata a sostituire l'impianto frenante tradizionale. "Il brake by wire della Marussia di Bianchi era stato posto al centro dell'attenzione della Fia già nelle ore successive all'incidente - fa notare Mensurati - ma in maniera superficiale visto che il rottame della Marussia è stato riconsegnato al team immediatamente dopo il prelievo dei dati". L'auto di Bianchi, insomma, non solo non è stata sequestrata dalle autorità giapponesi ma nemmeno dalla Fia. "Ora è in nostro possesso - ha assicurato l'addetta alle relazioni esterne del team - in una località riservata". Nessuno potrà, quindi, verificare le anomalie riscontrate con la telemetria.

C'è poi il giallo delle comunicazioni radio. A rilevarlo è il tedesco Bild che, nei giorni scorsi, ha pubblicato una comunicazione interna della Marussia in cui ordinava a Bianchi ad accelerare nonostante le bandiere gialle. Nonostante la smentita del team, l'ordine è agli atti. Adesso, però, la commissione di Todt dovrebbe verificare se sia stato dato prima o dopo l'incidente di Sutil che ha fatto entrare in pista il trattore contro cui si è schiantato Bianchi.

Dulcis in fundo, la Fia. Come fa notare Mensurati, "non esiste alcuna procedura in caso di incidente grave".

Proprio per questo la macchina distrutta non è stata sequestrata e la commissione è stata imbastita velocemente.

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