Farioli, il filosofo è il più giovane in panca

L'italiano con 32 anni batte il record di Nagelsmann nei maggiori tornei

Farioli, il filosofo è il più giovane in panca

Chiamatelo il filosofo della panchina. Termine spesso abusato nel linguaggio calcistico per sottolineare le idee affascinanti di qualche allenatore emergente. Nel caso di Francesco Farioli l'appellativo, però, è giustificato dalla laurea in filosofia conseguita brillantemente qualche anno fa. Novello Platone ma soprattutto recordman di precocità, il neo allenatore del Karagumruk (formazione della Turkish Super Lig) è partito all'età di 20 anni dal Margine Coperta (Seconda Categoria toscana) e ne ha fatta di strada prima di sbarcare nel calcio internazionale. Una lunga gavetta (tra Dilettanti e Lega Pro) in cui ha ricoperto vari ruoli, dal preparatore dei portieri al tattico, fino agli ultimi anni di apprendistato nello staff di Roberto De Zerbi. Dall'estate scorsa l'avventura sul Bosforo prima come assistente all'Alanyaspor e ora da capo allenatore del Karagumruk.

E dalla firma sul contratto avvenuta domenica Farioli è diventato il tecnico professionista più giovane d'Europa. Il classe 1989 (32 anni da compiere il 10 aprile) ha, infatti, sverniaciato il record appartenente all'enfant prodige tedesco Naigelsmann (nato nel 1987) del Lipsia ma col Bayern Monaco nel destino (è in pole per il post Flick, se quest'ultimo accederà la panchina della nazionale teutonica). Sul podio l'olandese Ultee (1987) del Fortuna Sittard. Dietro di loro il belga Kompany (1986) dell'Anderlecht, l'italiano Tedesco (1985) dello Spartak Mosca e Amorin ('85) lanciato con lo Sporting verso il trionfo nella Super Liga portoghese. La nouvelle vague degli allenatori si sta mettendo in luce nel Vecchio Continente, ribaltando la consuetudine che allenare non sia un mestiere per gli Under 35. Ora tocca a Farioli emulare le loro gesta, conquistando il pass per l'Europa League alla guida della formazione di Istanbul.

Al Karagumruk trova una vera e propria colonia di vecchie conoscenze della nostra Serie A: dagli italiani Viviano, Borini e Bertolacci agli argentini Biglia e Castro passando per gli ex Genoa Zukanovic e Jorquera.

Una piccola succursale del calcio italiano, da dove Farioli potrebbe pescare in estate nuovi rinforzi. Intanto in Turchia è già esplosa la curiosità per il coach Made in Italy. D'altronde se i nostri club stentano e steccano in Europa, almeno in panchina la scuola italiana resta ancora la numero uno.

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