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Il fenomeno Slovenia. È grande come Milano e non va forte solo in bici

Roglic e Pogacar padroni al Tour. Che Paese: due milioni di abitanti e campioni in molte discipline

Il fenomeno Slovenia. È grande come Milano e non va forte solo in bici

Saranno anche piccoli ma da anni fanno le cose in grande e lo fanno sempre di più. La Slovenia sorprende il mondo, ma forse la cosa più sorprendete è che ci sia ancora qualcuno che si sorprenda. È chiaro, avere due sloveni ai primi due posti del Tour fa un certo effetto: Primoz Roglic e Tadej Pogacar, uno in maglia gialla proiettato verso Parigi (ieri giornata di riposo, oggi si riprende con la 16° tappa: La Tour-du-Pin Villard-de-Lans di 164 km, con arrivo in salita); l'altro in maglia bianca di miglior giovane (ha soli 21 anni), due tappe già vinte e 40 da recuperare al connazionale per provare a sognare in grande.

Due sloveni ai primi due posti lanciati nella settimana conclusiva e decisiva verso Parigi fa notizie e scatena anche mille e più illazioni. Sospetti e mugugni che non sono assolutamente emersi il 17 settembre del 2017 quando Lubiana è impazzita di gioia per il titolo europeo conquistato nel basket con un quintetto base da sogno: Dragic, Doncic, Muric, Blazic e Vidmar oltre al naturalizzato Randolph. Ora è pronta a celebrare questi due fenomeni del pedale, che stanno riempiendo i pomeriggi in questo scampolo di fine estate. «Il nostro Paese ha sempre creduto nella pratica sportiva, e alla base di tutto c'è un progetto governativo, che coinvolge tutte le scuole ci spiega Andrej Hauptman, 46 anni, ex corridore professionista e oggi apprezzato maestro dello sport sloveno, nonché scopritore di Tadej Pogacar -. Io, per esempio, almeno una o due volte all'anno vado alla ricerca di giovani talenti e lo stesso fanno gli istruttori di tutte le altre specialità».

La Slovenia piccola potenza. Nel basket, come già detto, sono una realtà. Luka Doncic da due stagioni gioca in Nba, ha soli 21 anni come Pocagar e dopo aver vinto con il Real Madrid ora è a Dallas. È considerato come uno dei talenti più puri a livello mondiale. Nel calcio ci sono due portieri che noi italiani conosciamo molto bene: uno è Samir Handanovic, estremo difensore dell'Inter e l'altro è Jan Oblak che difende la porta dell'Atletico di Madrid. Ma sloveno è anche il talento dell'Atalanta, Josip Ilicic.

La Slovenia è famosa anche nello sci alpino. Juri Kosir è stato un ottimo atleta ai tempi di Alberto Tomba, mentre Klementina Maze, per tutti Tina, è stata una delle più forti sciatrici nel primo decennio degli anni Duemila. Quattro medaglie olimpiche, 9 medaglie iridate con quattro titoli, la Coppa del Mondo 2013 con 2014 e altre tre coppe di cristallo di specialità. Tina è stata un simbolo della Slovenia in giro per il mondo, oggi c'è Ilka tuhec, classe 1990: anche lei un talento.

Da noi è poco conosciuto e praticato il salto con gli sci, specialità nella quale si è fatto apprezzare in giovane età Primoz Roglic, l'attuale maglia gialla. La Coppa del Mondo è da un paio d'anni davvero un affare di famiglia, tra Peter e Doncic Prevc.

Insomma, la Slovenia procede a vele spiegate: non è un caso che siano forti anche nel canottaggio e nella vela.

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