La A a ferragosto? Un sogno del ct

nostro inviato a Palermo

Ora che le qualificazioni mondiali stanno entrando nel vivo, il dibattito diventa sempre più aperto: è necessario concedere un turno in più di campionato ad agosto per fare arrivare la truppa di Ventura con più minuti nelle gambe al decisivo appuntamento del 2 settembre in Spagna? La questione sembrerebbe già chiusa in partenza, visto che nella pur litigiosa e spaccata Lega di A esiste comunque un accordo tra i club che dovrebbe essere ratificato in aprile. Dunque, via del torneo il 20 agosto (anzi, il 19 con gli anticipi), un altro turno il 27, poi la sosta per gli impegni azzurri, primo fra tutti quello con le Furie Rosse. Nessuna giornata infrasettimanale, nè il 16 (data prevista al momento per la Supercoppa Italiana) nè il 23 agosto come sperato da Ventura, che però non ha intenzione - parole sue - di creare un tormentone. Non ci saranno quindi tour de force, l'unica novità vera nel calendario sarà presumibilmente il Boxing Day di Santo Stefano (26 dicembre) sullo stile della Premier League.

Certo, la situazione della Lega di A è al momento ingarbugliata. Deve eleggere un presidente, ma il recente strappo di sei società big ha complicato il cammino alla successione di Maurizio Beretta. Il Coni sorveglia da vicino la situazione, la Federcalcio nel primo consiglio federale della nuova era Tavecchio (lunedì a Coverciano) darà una sorta di aut aut alla Confindustria del pallone nostrano. Con lo spettro commissariamento, forse da parte dello stesso numero uno di via Allegri. Che però, se dovesse avvenire, difficilmente porterebbe a decisioni drastiche sul prossimo campionato.

Certo, giocare tre gare ad agosto farebbe arrivare l'Italia di Ventura più "allenata" alla partita

con gli spagnoli. Di contro, l'ipotesi di un turno infrasettimanale in periodo ancora di ferie della maggioranza dei tifosi, non garantirebbe stadi pieni. Eventualità invece possibile con un turno a ridosso di Natale.

MDD