Dalla Cina a Berlino in meno di 24 ore: Lewis Hamilton si presenta rilassato e di buon umore ai Laureus Awards, gli Oscar dello sport 2015. Seduto accanto a Toto Wolff, il suo capo, non sembra troppo preoccupato per la piega che sta prendendo il campionato di F1 e soprattutto per la rivalità con il compagno Nico Rosberg che è partito facendo 3 su 3: «Dite che è più veloce di me? Per la verità io ho fatto due pole position, per cui... Nico è partito alla grande e sta facendo un ottimo lavoro, io ho avuto problemi e sfortuna. Ma il campionato è lungo...».
Lungo abbastanza per avere ancora paura delle Ferrari («Quest'anno sono molto veloci, ci daranno grossi problemi»), lunga come una carriera che ha ancora molti anni davanti. Per esempio Lewis: non sarebbe un sogno finire un giorno in Rosso? «Sì, è vero: per un pilota guidare una Ferrari e come per un calciatore giocare nel Real Madrid. Il massimo. Però pensateci: sono nella migliore squadra del momento, con le persone migliori, con tutto quello che ho fatto fin qui. E ho firmato altri 3 anni con Mercedes. Per cui non sarei poi così dispiaciuto se alla fine della carriera non avessi avuto la possibilità di salire su una Ferrari». Wolff annuisce («Non ci piace vincere sempre, è come correre da soli.
Spero che le regole restino ferme per anni, così avremo più competizione»), mentre Lewis scappa per andare sul red carpet: «Le belle donne? Sono la parte migliore di essere un pilota ma non l'unica. E voi non sapete che fatica è questo mestiere...».
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