Rinuncereste a vedere la finale di Wimbledon tra Federer e Nadal? Fareste a meno di gustarvi un duello sul filo dei 300 allora tra Stoner e Pedrosa? Vi privereste dello spettacolo che potrebbero mettere in scena Brasile e Argentina in una ipotetica finale di coppa del mondo? Bene, oggi si corre il Giro delle Fiandre, gli italiani molto probabilmente finiranno nuovamente contro i "muri" più amati dal Belgio, ma ciò non toglie che certi eventi sportivi, sono imperdibili.
Il Giro delle Fiandre, che il prossimo anno compirà 100 anni, ha deciso di rifarsi il trucco, rinunciando al mitico muro di Grammont e spostando il traguardo da Meerbeke a Oudnaarde, scegliendo un finale in circuito con il vecchio Kwaremont e il Paterberg da ripetere tre volte (i muri sono 16, dieci con tratti in pavé, in totale 20 km di muri), concentrati dal km 115 al km 242 (la gara misura 256 km).
Corsa per duri, per gente tosta, agile e potente, scattante e resistente. Grandi favoriti Fabian Cancellara, che l'ha vinta nel 2010 e il beniamino di casa Tom Boonen, che cerca il tris dopo i successi nel 2005 e 2006. Un pensierino ce lo fanno anche Sagan e Vanmarcke. Noi saliamo al Nord con Alessandro Ballan, l'ultimo capace di vincere questa classica "monumento" nel 2007. Ma ci saranno anche Oscar Gatto, Daniel Oss, Daniele Bennati che affiancherà Cancellara, mentre al fianco di Boonen c'è il debuttante Matteo Trentin. Poi Luca Paolini, che sul podio del Fiandre ci è salito nel 2007 (terzo), Marcato e Visconti. Ma c'è soprattutto lui, Filippo Pozzato: per lui potrebbe essere l'ultima chiamata
«Io sto bene, e sono sicuro di poter fare una bellissima gara - dice il vicentino -.
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