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Figc commissariata: spuntano Veltroni, Napolitano jr e Vialli

Corsa alla Figc e si fa largo la strada del Commissariamento. Non mancano i candidati: ecco i papabili

Figc commissariata: spuntano Veltroni, Napolitano jr e Vialli

Mancano ormai pochi giorni all'assemblea da cui dovrebbe uscire il nome di colui che sarà chiamato alla guida di un calcio italiano che se non è all'"anno zero" poco ci manca, visti i pessimi risultati che i club ottengono ormai da anni a livello continentale e gli ultimi due Mondiali dove la nostra Nazionale non ha saputo fare di meglio che uscire dopo 3 partite, dando così forza alla tesi che vede il nostro movimento diventare sempre più di secondo piano rispetto agli altri del Vecchio Contiente.

Ebbene, se fino a nemmeno 20 giorni fa sembrava scontata la nomina di Tavecchio, le ormai famose dichiarazioni di quello che giorno dopo giorno assume sempre più i connotati dell'ex candidato forte, sembrano spianare la strada alla soluzione che nessuna delle componenti del nostro calcio vorrebbe, ovvero quella del commissariamento della Federazione. A spingere per tale ipotesi sarebbe addirittura il numero uno del Coni. Pare, infatti, che Malagò sia in questi primi giorni di Agosto impegnato in una girandola di incontri e contatti telefonici, al fine di convincere i due competitor per la poltrona più importante del nostro calcio, ovvero lo stesso Tavecchio ed Albertini, a fare un passo indietro. Ciò aprirebbe la via all'individuazione di una personalità che andrebbe a ricoprire il ruolo di Commissario straordinario e che, rimanendo in carica sei mesi, avrebbe il compito di andare a mettere mano allo Statuto, cambiare la struttura dei campionati professionistici e poi fissare la data delle nuove elezioni.

Malagò avrebbe addirittura già in mano una rosa di possibili nomi che a suo dire potrebbe risultare adatti a ricoprire un ruolo così delicato. Il primo è quello di una personalità che il calcio lo conosce bene, avendo calcato i campi di serie A e d'Europa per molti anni, ovvero Gianluca Vialli. Gli altri sono invece nomi del tutto avulsi dal mondo dal pallone, visto che in lizza vi sarebbero Franco Frattini, ex titolare della Farnesina, il figlio dell'attuale inquilino del Quirinale e un politico che dello sport è da sempre amante, ovvero Walter Weltroni. Se però l'ipotesi del commissariamento non dovesse divenire realtà, Tavecchio resta, nonostante gli scivoloni verbali di cui si è reso protagonista in questo ultimo periodo, il più probabile vincitore della corsa alla presidenza FGIC. Il massimo dirigente della Lega Dilettanti in questo momento può infatti essere certo di una base di consensi che si attesta poco al di sopra del 50%, mentre Albertini è poco sotto il 35% e a poco gli servirebbe convincere quel 14% diviso equamente tra chi è indecio e chi invece proprende per la scheda bianca.

Tavecchio, restando così le cose, la spunterebbe al terzo scrutinio, ma il calcio nostrano ne uscirebbe con le ossa rotte.

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