
La questione non è ancora chiusa. Né per il titolo, né per la champions e nemmeno per la retrocessione. Finale da film thriller su tutti i fronti. L'Inter bis non molla la presa e va a 1 punto dal Napoli fermato e frenato dal Genoa, facile il successo dei nerazzurri sotto l'uragano di Torino, acido il pareggio napoletano, troppa tensione e troppi errori difensivi, Conte sa che deve passare altre nuttate, lo scudetto si vincerà all'ultimo secondo, dell'ultima partita, la prossima trasferta di Parma può essere rischiosa, ricordando l'epilogo dell'andata. Stasera a Bergamo, in novanta minuti, alta tensione, si conoscerà il futuro dell'Atalanta, della Roma e della Juventus, perché questo dice la classifica a due giornate dalla fine. Per gli atalantini la vittoria significherebbe sicura partecipazione alla coppa, lo stesso vale per la Roma che invece manderebbe in analisi la squadra bianconera che, al contrario, organizza la macumba per la sconfitta giallorossa. È un momento decisivo per progetti e bilanci, a Roma hanno le idee chiare, Claudio Ranieri è il docente di riferimento per i Friedkin ed il futuro della squadra, a Torino la confusione regna sovrana in campo e in sede, Tudor ha mezza squadra fuori, nessuno può sapere quello che accadrà nonostante i goffi tentativi di smentire qualsiasi riforma e rivoluzione interna ma, a breve, verrà recapitata posta ad alcuni dirigenti responsabili, a livello tecnico e contabile, di una stagione paradossale, altroché «parabola corretta» come sostiene Giuntoli.
La vicenda salvezza è apertissima e preannuncia un finale assai critico soprattutto per il Lecce che dovrà affrontare prima il Toro e poi la Lazio mentre l'Empoli ha un calendario più agevole, Monza e Verona a chiudere. Per tutti, scudetto, coppe europee e retrocessione, saranno importanti gli arbitraggi, viste le recenti esibizioni possiamo aspettarci la qualunque.
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