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Fognini, appuntamento con la storia

L'azzurro può entrare per la prima volta ai quarti dell'Australian Open

Fognini, appuntamento con la storia

C'è chi piange e c'è chi ride. Da una parte c'è una doppia F, delle iniziali di Fognini e Federer, che vola agli ottavi di finale dell'Australian Open 2020; dall'altra c'è la doppia W, quella di Williams e Wozniacki, che chiude qui il cammino nel Major.

È un venerdì dai tanti volti, quello giocato ieri sui campi di Melbourne. I volti di un Fabio Fognini provato dalle maratone dei giorni scorsi ma indomito nella lotta, tanto da dare spettacolo con l'argentino Guido Pella e liquidarlo in 7-6 6-2 6-3. Il tennista ligure, che al primo turno era sotto 0-2 con Opelka e praticamente già fuori salvo poi rimontare il giorno dopo grazie allo stop per pioggia, scenderà in campo per la terza volta agli ottavi di finale (come da quelle parti riuscitogli soltanto nel 2014 e 2018). Senza però mai raggiungere i quarti di finale. C'è da sfatare quel tabù: solo in un'occasione, nove anni fa a Parigi, Fabio approdò ai quarti di finale di uno Slam. Stavolta la missione non è di quelle impossibili: domani notte, infatti, troverà di fronte Tennys Sandgren, n°100 del mondo, che ha fermato la corsa al secondo turno di Matteo Berrettini. «L'americano non è da sottovalutare, visto che ha battuto un top ten e ha dato tre set a zero a Querrey».

L'altra F di giornata è quella di Federer, che riemerge dal baratro contro il padrone di casa Millman. Lo svizzero, sotto 4-8 nel super tie-break, ribalta 10-8. «Se fosse stato un tie-break normale, avrei perso» ammetterà Roger, che con questo successo al 5° set raggiunge quota 100 vittorie agli Australian Open. Altro che pensione...Come canta Vasco Rossi, «io sono ancora qua». Al contrario dell'altra veterana, Serena Williams, che rimanda ancora una volta l'appuntamento con il 24° trofeo Slam. A sbarrarle la strada stavolta è la cinese Wang Qiang, n°27 mondiale, in 6-4 6-7 7-5. «Non posso giocare così, non è da professionisti», fa mea culpa Serena. Lacrime amare le sue, mentre sono lacrime di commozione quelle di Caroline Wozniacki, che ieri ha chiuso la sua brillante carriera, condita dalla vetta mondiale e da un successo in un Major (proprio a Melbourne, nel 2018). «Ci sta che il mio ultimo match (perso contro la tunisina Jabeur) sia stato una battaglia di tre set e che abbia chiuso con un mio errore di diritto, cose su cui ho lavorato per tutta la mia carriera», racconta divertita la 29enne danese.

Non c'è sorriso, invece, nel volto della campionessa uscente Naomi Osaka, spazzata via per 6-3 6-4 dall'astro nascente Coco Gauff, 15 anni appena, che si è già presa lo scalpo di Venus Williams.

Infine, avanzano anche Djokovic e Cilic.

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