Fognini illude, Murray e Serena con la «bua» parigina

Fognini illude, Murray e Serena con la «bua» parigina

RomaGli Internazionali d'Italia di tennis stanno macinando record su record. Per esempio è stato superato il muro delle 30mila presenza giornaliere e il problema è che il glorioso impianto del Foro Italico è diventato terribilmente stretto. Soprattutto se uno come Fabio Fognini si ritrova ad incontrare Berdych negli ottavi di finale e chiede di giocarsela sul campo Pietrangeli invece che sul Centrale, ovvero in un posto senza posti. Così ecco il pienone di fan che già ore prima si registra sotto il sole di Roma - al motto di «chi prima arriva meglio alloggia» - e la scarsità di spazio per il resto del mondo, catalogata sbrigativamente come «un'eccezione». Tant'è, e questo spiega l'ansia da grande evento.

E Fognini infatti ha l'aria un po' meno leggera quando entra nel catino, perché l'avversario è uno stabile Top 10 e non ti dà nessun aggancio. Per cui l'inizio del match è da luna storta e mentre dal campo più grande giunge l'eco di un Federer bestiale (si distrae sul 6-3, 5-2, 40-0 ma poi chiude 7-5), a quel punto Fognini è sotto di un set e di un break senza che le statistiche ti spieghino bene il perché. Nel tennis però i punti più che contarli si pesano, ma soprattutto quando in campo c'è Fabio nulla è definitivo. Insomma la salita diventa una discesa, il match una battaglia con tutto quanto fa Fogna: colpi geniali, soliloqui, pezzi di cineteca tennistica, racchette sbattute per terra. È il solito show, insomma, che si spinge al tiebreak del terzo set dopo un reciproco 6-3: ci sarebbe spazio per l'epica. Purtroppo però la salita ricomincia e il sogno di un quarto di finale a Roma contro Federer svanisce: «Ma esco a testa alta, un grazie al pubblico che mi ha sostenuto fino alla fine mentre l'anno scorso ero uscito tra i fischi. Ho bisogno di questo e loro lo hanno capito come io ho capito loro. Magari leggerò che ho perso per una volée sbagliata nel tiebreak, ma ho dato tutto: la sconfitta brucia, brucia due volte perché a Roma. Ma sono fiducioso per Parigi».

E a proposito del Roland Garros, lasciano la compagnia Murray e Serena Williams (mentre avanzano Nadal e la

Sharapova) ritiratisi senza giocare: il primo si sente fiacco, la seconda ha la bua al gomito. Nessuna sorpresa però: il problema appunto è che dopo Roma arriva subito lo Slam sul rosso e così non è purtroppo un'eccezione.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica