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Fognini "principesco" in semifinale

Battuto Coric, ora sfiderà Nadal. Fuori Djokovic e il nostro Sonego

Fognini "principesco" in semifinale

L'occasione della vita. Quella che si presenta di nuovo e che può cambiare una fetta di carriera. Dall'altro lato della rete, però, troverà il peggiore avversario possibile, quel Rafael Nadal che ha fatto della amata terra rossa il suo habitat naturale. Eppure, nonostante qualche acciacco, nonostante i pronostici lo diano, per forza di cose, sfavorito, oggi Fabio Fognini in un solo match può scrivere, a trentadue anni ancora da compiere, una nuova bellissima pagina sportiva. Anche per zittire i tanti detrattori al giorno d'oggi si direbbe haters -, e rispedire al mittente quella fama di Balotelli del tennis, per l'indubbio talento mai espresso con continuità, che lo precede da tempo.

Uscito ieri sera vincitore e in rimonta nel quarto di finale contro Borna Coric, allenato dal comasco Riccardo Piatti, oggi pomeriggio il ligure dovrà scavare a fondo dentro di sé per trovare nuove energie e andare a caccia di un'impresa titanica: quella di dare scacco matto al re Nadal, undici volte trionfatore nella meravigliosa cornice del Principato. Un Nadal che non è stato brillante ieri nella sfida con l'argentino Pella. Allora, perché non provarci fino in fondo? La fantasia e la varietà di colpi del Fognini viste al 3° turno contro Zverev potrebbero intaccare le certezze dello spagnolo. È vero anche che i precedenti con Nadal non sorridono al ligure, uscito sempre sconfitto negli ultimi sei incroci, mentre il bilancio è di 11-3 in favore del mancino di Manacor. L'ultima vittoria di Fognini resta, invece, quella allo Us Open del 2015, annata in cui il tennista di Arma di Taggia a un'ora di auto da Montecarlo è riuscito a battere Nadal pure sul rosso di Rio e di Barcellona. La terra toglie, la terra dà.

Ma la lunga giornata di tennis ha visto un'altra eliminazione eccellente: dopo Thiem e Zverev, ieri è uscito di scena il n°1 del mondo Novak Djokovic. Fuori anche Lorenzo Sonego, il torinese partito dalle qualificazioni e ora finalmente tra i grandi.

Montecarlo, terra di principi e pure di sorprese.

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