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Con la formula slava viola secondi a Natale

Kalinic e Ilicic spazzano via le prime nubi Della Valle: «Non siamo così in alto per caso»

Con la formula slava viola secondi a Natale

L a formula «ic» spazza via le prime nubi viola e regala alla Fiorentina un Natale mai così bello nella gestione Della Valle.

I gol di Nikola Kalinic e Josip Ilicic chiudono la settimana più difficile di Paulo Sousa iniziata con la sconfitta in casa della Juve, proseguita con l'eliminazione dalla Coppa Italia contro il Carpi, e raddrizzata dalla vittoria di ieri con il Chievo che vale il secondo posto in classifica da mettere sotto l'albero. Un capolavoro costruito con il gioco e realizzato con i gol della coppia, seconda solo a Higuain-Insigne in termini di fatturato. Con i due di ieri Kalinic (undici) e Ilicic (sette) salgono a quota diciotto reti in campionato. Sorprese nella sorpresa di questa stagione. Perché l'ex Dnipro ha avuto un impatto sulla Serie A che neanche i più blasonati «nove». Centravanti vecchio stampo, predatore dell'area di rara efficacia. Mentre il fantasista sloveno sempre discusso in riva all'Arno si sta riscattando rivelandosi il valore aggiunto in termini di qualità.

Grazie al vento dell'ex Jugoslavia che soffia in riva all'Arno il Natale di Paulo Sousa è da incorniciare perché dopo la «delusione» in coppa Italia, Andrea Della Valle regala un «bel nove finora alla stagione dei viola, non siamo secondi per caso» e soprattutto sottolinea l'intuizione di aver scelto di puntare sul portoghese per il dopo Montella: «Siamo stati coraggiosi a partire da quella scelta: le idee pagano e la dimostrazione è che siamo in alto a competere con squadre che fatturano più di noi». Il presidente viola ha messo sotto l'albero anche la promessa di rinforzi dal mercato, «evitando le sòle» perché l'obiettivo dichiarato è l'Europa. E in questo momento la Fiorentina ci entrerebbe dalla porta principale, quella della Champions League.

La sfida con il Chievo ha detto che la Fiorentina si giocherà tutte le carte fino in fondo, per come ha risolto la pratica partendo forte e lasciandosi alle spalle le recenti delusioni. Reazione da squadra vera, che non ha accusato il contraccolpo della lezione bianconera e dell'unico fallimento di questa prima parte di stagione. In mezz'ora i viola hanno messo in frigorifero la partita. E se Kalinic e Ilicic sono i nomi da copertina, un posto lo merita anche Bernardeschi, sempre più un punto di forza nello scacchiere viola. Non a caso nasce da una giocata del talento dell'Under 21 il vantaggio che la Fiorentina aveva già ampiamente sfiorato in avvio.Per un talento che sboccia definitivamente, appunto Bernardeschi, un altro che è pronto a dire addio dopo aver fatto sognare Firenze. Neanche la passerella per Pepito Rossi perché dopo essersi scaldato a lungo non è entrato. Solo cori d'affetto dei tifosi per l'attaccante che Paulo Sousa aveva «liberato» per altri lidi alla vigilia dell'ultima gara dell'anno solare.

Pepito è l'unica ombra in un Natale che negli ultimi tredici anni non era mai stato così illuminato, così viola.

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