Frana azzurra sotto super Hirscher

E' andata, anche questa. Il finale è stato amaro per l'Italia, ma glorioso per lo sci, con il migliore a prendersi l'ultima medaglia d'oro davanti al proprio pubblico. Proprio da qui partiamo nel dare i voti a questo Mondiale di grandi emozioni.
10 PUBBLICO Quarantamilatrecento persone ieri per lo slalom maschile, di più non ce ne stavano attorno alla pista, ma anche il paese era invaso da tifosi che urlavano davanti agli schermi giganti. Lo sci in Austria è religione, pacifica per fortuna, ma anche gli austriaci sono campanilisti: ieri Neureuther ha tagliato il traguardo con un tempo migliore di Matt ed è stato gelato dal silenzio assoluto. «Me lo sono veramente goduto!».
10 NADIA FANCHINI Reduce da mille infortuni, non ha vinto l'oro in discesa per 16/100, ma la sua resurrezione è una delle storie più belle del Mondiale. In lacrime dopo la delusione del superG, ha reagito e rispolverato il suo enorme talento al momento giusto, in una gara difficile e pericolosa. Ha ricordato a tutti che nello sport, come nella vita, bisogna crederci e mai mollare, anche quando tutto sembra andare a rotoli. (foto 2)
10 TED LIGETY Con Hirscher, è stato lui l'uomo del Mondiale. Tre ori individuali contro i due (uno a squadre) e l'argento dell'austriaco, che però correva in casa con più pressioni. Ma al di là dei numeri, a rendere Ted unico e inimitabile è la sciata, una danza sulla neve che lascia incantati e invidiosi. Vedi scendere lui e tutto sembra facile. Non è così, provare per credere! Anzi meglio lasciar perdere… (foto 5)
9.5 DOMINIK PARIS A 23 anni vicecampione del mondo in discesa, su una pista tostissima, in una gara affrontata col ruolo di favorito. E' l'uomo del futuro, forte, vincente e anche simpatico, il che non guasta. (foto 1)
9 MANFRED MOELGG Una medaglia in gigante all'Italia mancava dal '96, Manfred l'ha vinta e non si è accontentato, riprovandoci subito anche in slalom: senza l'inforcata i podi sarebbero stati due, ieri stava andando veramente forte. (foto 3)
8 TINA MAZE Per l'oro e i due argenti meriterebbe di più, brava la slovena è stata anche a tacere dell'infortunio al muscolo gracile della gamba destra che ha compromesso la seconda metà del suo Mondiale, ma il voto resta basso per le scenate isteriche e i pianti che fa ogni volta che le cose non vanno come vorrebbe. Chi arriva sempre decimo cosa dovrebbe fare allora? (foto 6)
8 ALBERTO TOMBA Un mito, una leggenda. Girava per strada attorniato da gente che gli chiedeva una foto o un autografo e che voleva stringergli la mano. Non si è negato a nessuno. Pochi fra i campioni di oggi possono vantare una tale popolarità. Ha lasciato davvero il segno e non si può che dirgli grazie, ancora una volta.
6 CHRISTOF INNERHOFER Arrivava con tre medaglie da difendere, forte di due vittorie in stagione, è tornato a casa con un 7° posto. Ha patito la scarsa visibilità e un po' forse anche l'avvento del più giovane Paris. La sfida interna non potrà che fare bene a entrambi. (foto 7)
2 GIURIA Per la decisione di far partire il superG femminile che ha causato l'infortunio di Lindsey Vonn.

L'americana era la star più attesa del Mondiale e la sua sfida con Tina Maze avrebbe dovuto animare le gare femminili. E' stata in pista solo 42 secondi e il suo ritorno negli States con l'aereo privato di Tiger Woods ha fatto notizia più di una sua vittoria. (foto 4)

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